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Vaccini, cosa ha scoperto Bechis nei verbali del Cts: "Esperti? No, ha deciso tutto Roberto Speranza"

Roberto Speranza

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"Sui vaccini ha deciso tutto Roberto Speranza": a questa conclusione è giunto il quotidiano Il Tempo che, in un articolo a firma Franco Bechis, analizza due verbali del Comitato tecnico scientifico risalenti al 29 e 30 aprile, ma pubblicati poco fa. Dai documenti emergerebbe che gli scienziati non avrebbero mai imposto nulla al governo. Anzi, avrebbero quasi sempre conformato le loro opinioni alle richieste dell'esecutivo. Ogni scelta sarebbe stata presa dal ministero della Salute e spesso proprio dal titolare di quel dicastero, Speranza, nonostante molte volte la paternità delle decisioni sia stata attribuita "agli scienziati", come scrive il quotidiano. 

 

 

 

Analizzando i verbali del 29 e 30 aprile, Il Tempo scopre che si tratta dei giorni in cui bisogna prendere delle decisioni puramente tecniche: spostare o meno fino al 42esimo giorno dalla prima la seconda dose dei vaccini Pfizer e Moderna, e fare o meno la seconda dose AstraZeneca a chi aveva ricevuto la prima indipendentemente dall'età. In entrambi i casi si tratta di scelte che dovrebbero fare i virologi. Come si legge nei documenti, a presentarsi davanti al Cts è stato il generale Figliuolo, il quale ha spiegato che se si fosse ritardata la somministrazione della seconda dose dei vaccini a mRna, portando l'intervallo fino a 42 giorni, a maggio si sarebbero potuti vaccinare 3 milioni di over 65 in più. A quel punto il commissario ha detto che avrebbe avuto bisogno di un "avallo delle autorità sanitarie e di un conforto di un parere degli organi tecnico -scientifici, primo fra tutti il Cts" per firmare una ordinanza. E poi ha tirato fuori anche il problema della seconda dose AstraZeneca da dare a chi aveva fatto la prima senza tenere conto dell'età.

 

 

 

Dopo tali richieste, però, il Cts non avrebbe deciso nulla. Avrebbe solo "concordato sulla opportunità che il Coordinatore professore Locatelli prendesse contatti con l'Autorità politica".  Dal verbale del 30 aprile - giorno successivo - viene fuori che l'Autorità a cui Locatelli sarebbe andato a chiedere permesso è proprio il ministro della Salute, Speranza. Che avrebbe autorizzato il Cts a rispondere al generale Figliuolo sull'allungamento dell'intervallo per la seconda dose Pfizer e Moderna e sulla somministrazione della seconda dose AstraZeneca anche agli under 60. In entrambi i casi il Cts ha risposto di sì.

 

 

 

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