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Libero De Rienzo, nessuna traccia di eroina sul viso e sulle mani. Il giallo prima dell'autopsia

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Al momento l'unica certezza è che la polvere bianca trovata nell'appartamento di Libero De Rienzo era eroina. A quattro giorni dalla scomparsa dell'attore, i carabinieri coordinati dall'aggiunto Nunzia D'Elia e dal suo sostituto Francesco Minisci si concentrano sulla cessione della droga. Chi ha fornito la sostanza stupefacente a De Rienzo? Il pusher era in casa con lui quella sera? E soprattutto, altro mistero, perché non c'è traccia di eroina sulle sue mani e sul viso? Per rispondere a queste domande, gli inquirenti stanno setacciando i contatti sul cellulare dell'attore. Le audizioni di persone informate sui fatti sono in corso, compresi i familiari che hanno confermato che Picchio aveva problemi con la cocaina dalla cui dipendenza però sembrava essersi liberato. 

 

 

Secondo gli investigatori, rivela il Corriere della Sera, non bisogna dare nulla per scontato. L'attore non presentava tracce di sostanza stupefacente né sul viso né sulle mani. Una incongruenza che sarà sciolta dall'autopsia affidata al professor Fabio De Giorgi, medico legale del Policlinico Gemelli. Uno dei quesiti formulati dai magistrati riguarda appunto la presenza di stupefacenti nei tessuti della vittima. E forse, già oggi 20 luglio, potrebbero arrivare le prime risposte in merito. Nell'appartamento, poi, c'erano dei farmaci e si sta individuando il medico che glieli ha prescritti. 

 

 

Altre informazioni potrebbero arrivare dalle telecamere ma anche in questo caso il risultato non è scontato. Perché quella via nel quartiere Aurelio di Roma potrebbe non avere telecamere di sorveglianza. L'inchiesta è delicata e l'esito incerto. Sono infatti già passati quattro giorni e il vantaggio nei confronti di un eventuale pusher potrebbe assottigliarsi. Non solo, andrebbe pure dimostrato che chiunque abbia fornito la sostanza stupefacente a De Rienzo, e ammesso che sia morto per questo, era consapevole dei rischi.

 

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