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Coronavirus e Variante Delta: "Nel 2020 300 contagi, oggi 5.000". Massimo Ciccozzi, la verità dietro questi numeri

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Nel 2020, al 24 luglio, si contavano 306 contagi di coronavirus a fronte di 50mila tamponi. Oggi si registrano 5mila positivi con 219mila tamponi. Insomma, l'epidemia sembra più grave quest'anno rispetto allo scorso. Eppure, abbiamo ricoveri e decessi contenuti. "Abbiamo condizioni differenti: l'anno scorso venivamo da un lockdown duro, quest' anno i numeri rispecchiano la campagna vaccinale che va avanti. Dal punto di vista epidemiologico due mondi diversi", spiega l'epidemiologo Massimo Ciccozzi in una intervista a Il Giorno. "Rispetto al luglio 2020 ci sono più infezioni: c'è stata una sorta di tana libera tutti. Ma non siamo liberi dalla pandemia. Alcuni comportamenti disinvolti, come gli assembramenti dopo la vittoria agli Europei o i ragazzi all'estero in viaggio dopo la maturità, nel 2020 non ci sono stati. Ma se andiamo a vedere, i decessi e le ospedalizzazioni sono in proporzione molti di meno".

 

 

 

Questo perché "la vaccinazione recide quel legame che c'è tra infezioni e malattia: ti puoi infettare, ma non vai più in ospedale, non ti ammali. Per questo in proporzione abbiamo meno morti rispetto all'anno passato. I nostri comportamenti hanno aumentato le infezioni, ma la vaccinazione ha tenuto vuoti ospedali e camere ardenti", prosegue Ciccozzi. Che rispetto alle varianti chiarisce: "Il virus si adatta mutando. Sembra un paradosso, ma è proprio così. Mutando sarà meno aggressivo. In più grazie ai vaccini troverà meno persone da infettare, si indebolirà e diventerà endemico". Ogni variante, sottolinea, "ha una peculiarità: potrebbe inficiare gli anticorpi oppure contagiare di più. Nel tempo le varianti tendono a essere più contagiose: pensate alle differenze tra il ceppo originario di Wuhan, la variante inglese e quella indiana. Una prende il posto dell'altra, lo definisco il valzer delle varianti". Ma "la letalità è rimasta la stessa, Dipende sempre dalla carica virale e dalla persona che si infetta. Alla fine il Sars-Cov-2 sarà addomesticato".

 

 

"Sotto un certo punto di vista le vaccinazioni ci permettono di andare a cena allo stesso tavolo con un vaccinato (doppia dose) quindi un'estate più tranquilla. Gli Europei sono stati una gioia, perché li abbiamo vinti. Ma anche il virus ha festeggiato, visto che ha potuto infettare di più. In ogni caso siamo in una situazione più gestibile rispetto all'anno scorso". Il problema è il "distanziamento. Tra l'altro fa pure un gran caldo, proprio non si capisce perché dobbiamo stare tutti appiccati", ironizza. "Oltre alla distanza c'è anche il tempo che si trascorre vicino a un'altra persona. La mascherina in questo senso funziona ed evita molti contagi. Bisogna tenere la distanza tra le persone o mettere la mascherina".

 

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