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Viterbo, i retroscena nascosti sul rave: "Sgozzano pecore, rubano. E la ragazzina defecava". Dopo 5 giorni, iniziato lo sgombero

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Dopo cinque giorni di eccessi, è finalmente terminato il rave nell’area di Mezzano, nel Viterbese. Al momento risultano presenti ancora una cinquantina di mezzi e un centinaio di persone, ma la situazione è stata riportata sotto controllo. L’evento non autorizzato che ha chiamato a raccolta giovani da tutta Europa era iniziato nelle campagne di Valentano dalla notte del 13 agosto, andando avanti per giorni quasi indisturbato.

 

 

In attesa che la zona si svuoti del tutto, continua il monitoraggio dei presidi di acceso all’area con identificazione dei partecipanti all’evento: finora sono state identificate oltre 2mila persone e circa 700 mezzi. Piero Camilli, sindaco di Grotte di Castro, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui ha puntato il dito contro il ministro Luciana Lamorgese: “Si poteva e si doveva intervenire attraverso due vie d’accesso, le principali, caricando e smobilitando il raduno prima che affluissero altri partecipanti. Questo vuol dire occuparsi di sicurezza”.

 

 

A chi gli ha fatto notare che i partecipanti al rave tutto sommato sono apparsi pacifici, il sindaco ha risposto per le rime: “È pacifismo entrare nei capannoni della tenuta e rubare le batterie dei trattori come è avvenuto stanotte? O aizzare i cani a sgozzare pecore? Ne sono morte dieci così”. Il primo cittadino ha anche presentato una denuncia in Procura: “Da allora, ogni mattina, allego vari elenchi di danneggiamenti avvenuti nel corso della notte. Questi sono ventenni senza educazione, vorrei parlare con qualcuno dei genitori. Gli racconterei di una graziosa ragazza che ieri sera ho visto defecare in mezzo a una strada di campagna, davanti a tutti. Gli direi che qui in paese le farmacie non hanno più siringhe perché sono tutte destinate allo spaccio interno alla festa. Gli spiegherei che a Manciano un negoziante ha denunciato una spesa proletaria: provviste portate via senza pagare”.

 

 

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