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Reddito di cittadinanza, l'ultimo imbarazzo di Di Maio: chi ha incassato 624mila euro, sprofondo M5s

Luigi Di Maio

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Centodue persone sono state denunciate in stato di libertà dai carabinieri del Comando Provinciale di Messina con il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Messina ritenute responsabili di aver percepito indebitamente il reddito di cittadinanza, la misura contro la povertà voluta e ottenuta da Luigi Di Maio. Attivate presso l'Inps le procedure per la sospensione e l'eventuale revoca del sussidio e le verifiche sui pagamenti in favore dagli indagati di somme pari ad oltre 624.000 euro già versate dall'Inps. Al vaglio della Procura di Messina, diretta dal procuratore, Maurizio De Lucia, le posizioni di 62 persone, mentre 19 persone sono state segnalate alla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto diretta dal procuratore Emanuele Crescenti e altre 21 segnalate alla Procura di Patti diretta dal procuratore Angelo Vittorio Cavallo. La normativa di legge sul Reddito di cittadinanza prevede che i richiedenti al momento della presentazione della documentazione, sono obbligati a comunicare all'Inps l'eventuale presenza di cause impeditive oppure, dopo l'erogazione del sussidio, a comunicare sopraggiunte cause ostative, come le misure cautelari coercitive personali, o variazioni della propria condizione economica che modifichino i presupposti necessari per la concessione del beneficio.

 

 

Denunciati 11 uomini,tra i 26 ed i 71 anni, di cui uno di nazionalità marocchina e uno originario dello Sri Lanka, i quali, pur essendo tutti sottoposti a misure cautelari personali nell'ambito di procedimenti penali avviati nei loro confronti per altri reati, non lo avevano comunicato all'Inps, continuando di fatto a percepire il reddito di cittadinanza nonostante avessero perso i requisiti.

 

 

Analoga denuncia è stata avanzata nei confronti di 19 donne che, invece, non avevano comunicato che uno dei componenti del nucleo familiare era sottoposto a misura cautelare, evitando di fatto la riduzione dell'ammontare del contributo economico prevista in questa circostanza. I carabinieri della Compagnia Messina Sud, hanno denunciato, 12 persone tra Messina, Roccalumera, Ali Terme, Scaletta Zanclea e Fiumedinisi tutti non avevano comunicato all'Inps, le misure cautelari emesse a loro carico. Una 42enne, abitante nella zona sud, è stata invece deferita per non aver comunicato che uno dei familiari era sottoposto a misura cautelare. I carabinieri della Compagnia di Taormina hanno denunciato complessivamente 20 persone. Quattro denunciati si trovavano agli arresti domiciliari e altri sei, pur essendo sottoposti a misure cautelari personali nell'ambito di procedimenti penali per altri reati, non lo avevano comunicato all'Inps, continuando a percepire il reddito di cittadinanza pur senza averne i requisiti.

 

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