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Borgo Valsugana, sospesi gli infermieri no-vax: drammatico effetto domino, chiuso il reparto di chirurgia

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L'effetto collaterale del non vaccinarsi è mettere a rischio la salute dei pazienti. Il Pronto soccorso dell'ospedale San Lorenzo di Borgo Valsugana, in Trentino, si trova in grave affanno a causa della sospensione di alcuni infermieri no vax. Il personale infatti non sarà sostituito, ma rimpiazzato dai colleghi del reparto di chirurgia. Un domino che porterà alla chiusura dell'unità chirurgica dal venerdì sera 10 settembre al lunedì successivo, con trasferimento dei pazienti in medicina e blocco dei ricoveri.

 

 

E' quanto ha deciso l'azienda sanitaria provinciale di Trento che, a fronte dell'emergenza sospensioni, sta studiando la riorganizzazione di tutti i reparti. "Situazione curiosa e preoccupante - dice Claudio Cia, capogruppo di Fratelli d'Italia in Provincia -. Questa scelta evidenzia ancora una volta come, nonostante le avvisaglie, l'azienda sanitaria sia arrivata impreparata e costretta ancora una volta a rincorrere l'emergenza invece che a prevenirla. A mio parere sarebbe bastato effettuare un test sulla carica anticorpale degli operatori prima di valutarne l'eventuale sospensione. Sono stati a contatto per lunghi periodi con i pazienti infettati dal virus e quindi potrebbero già aver sviluppato l'immunità. Auspico che i sanitari sospesi siano sostituiti prima possibile le disponibilità delle graduatorie aziendali".

 

 

Questa però è solo una faccia della medaglia. Il problema non è (solo) la sostituzione del personale sanitario. Il problema è a monte e non si porrebbe del tutto se tutti gli infermieri si fossero vaccinati. 

 

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