Cerca
Cerca
+

Roma, passanti aggrediti e terrore per i cinghiali? Virginia Raggi, l'ultima vergogna: come "spiega" questa foto

  • a
  • a
  • a

Invasa dai cinghiali. Video di passanti terrorizzati dai branchi di bestie, attirati dai rifiuti. Roma è nel caos: monnezza e cinghiali, un binomio assurdo e che sta facendo parlare in tutto il mondo. Le ultime sconcertante immagini soltanto poche ore fa: una famigliola di bestiole che invadono la carreggiata (qui sotto il link), spaventando i passanti. E ancora, testimonianze di persone terrorizzate dalle stesse bestie quando portano il cane a passeggio la sera. E Virginia Raggi che fa? Accusa la regione. Sconcertante, ma vero.

 

 

La sindachessa M5s, interpellata da Rtl, afferma: "Abbiamo oggettivamente una Regione che non ha lavorato". E ancora: "Siccome Roma è immersa e circondata da grandissimi parchi naturali e aree agricole, evidentemente se non si controlla la popolazione animale, che si continua a moltiplicare, sono sempre più frequenti le invasioni nelle aree urbanizzate. C'è una denuncia che ho presentato alla Regione Lazio", ha fatto sapere scaricando tutte le responsabilità, dunque, su Nicola Zingaretti.

 

Insomma, l'invasione degli ungulati non sarebbe responsabilità sua, nonostante le continue segnalazioni, comprese quelle dei vip, da Claudia Gerini a Massimo Lopez, quest'ultimo inseguito da un cinghiale attratto dal sacchetto dell'immondizia che stava andando a depositare nei cassonetti, che non vengono svuotati.

Ma la Raggi, come detto, non molla: "Sulla questione rifiuti  ciascuno deve fare la sua parte", ha tuonato a Non Stop News. E ancora: "In Lombardia ci sono 30 impianti, tra inceneritori e discariche per smaltire la spazzatura. Nella regione Lazio ce ne sono solo due, di cui uno sta per chiudere. Un terzo l'ho aperto io con un provvedimento sostituendomi al presidente della Regione Lazio che non lo apriva". Per la Raggi, dunque, mancano le discariche. Certo, non si può negare. Ma possibile che la colpa non sia nemmeno in minima parte sua? Difficile, quasi impossibile.

 

Dai blog