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Vaccino, "aspettiamo con ansia quel nuovo siero: colpo di grazia al virus". Quanto e cosa dobbiamo aspettare

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Mentre quasi l’80 per cento della popolazione italiana sopra i 12 anni ha completato il ciclo vaccinale, si fa sempre più strada l’ipotesi di una terza dose, un richiamo da fare nel 2022. Negli scorsi giorni è già partita la campagna per i fragili e gli immunodepressi e presto potrebbe interessare anche gli anziani e gli operatori sanitari, vaccinati con le due dosi da quasi un anno.

 

Intervistato dal Messaggero, Walter Ricciardi ha dato conferme importanti sulla terza dose: “È plausibile che nel 2022 tutti dovranno fare un richiamo del vaccino anti-Covid”. “Si sta procedendo per evidenze scientifiche. Quello che è certo - ha spiegato il consigliere del ministro Roberto Speranza - è che la terza dose abbiamo cominciato a farla ai soggetti vulnerabili, perché si è visto che hanno una difesa immunitaria più debole. Poi tuteliamo anche i soggetti fragili per età, a maggior ragione se si trovano nelle residenze assistenziali. Infine, va protetto il personale sanitario. Abbiamo infatti osservato che, soprattutto negli operatori di una certa età, la protezione del vaccino sta diminuendo”.

 

Ci sarà invece da aspettare ancora per la popolazione generale, dato che al momento non è detto che sia necessaria una terza dose. “Bisogna aspettare - ha dichiarato Ricciardi - è presumibile però che a partire dal prossimo anno una dose di richiamo debba essere fatta da tutti, con una certa periodicità”. Inoltre il consigliere di Speranza ha sottolineato di aspettare “con ansia” un vaccino anti-Covid per gli under 12: “Significherebbe effettivamente dare il colpo di grazia al virus. I risultati che abbiamo ora sui bambini sono molto confortanti, però è bene averli su numeri molto più alti”.

 

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