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Stefano Pressello, il poliziotto minacciato dopo le parole della Lamorgese: "Cane, infame". Scattano le denunce

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Dopo le parole di Luciana Lamorgese sul "verificatore", un poliziotto finisce alla gogna. Stefano Pressello, atleta della Polizia penitenziaria, è stato indicato sui social come l'agente in borghese che sabato 9 ottobre, a Roma, mescolato alla folla dei No Green pass stava tentando di ribaltare un blindato della Polizia. Secondo la ministra degli Interni "stava verificando la forza ondulatoria" del testo, tentando di sventare l'azione dei rivoltosi. Un passaggio tragicomico che ha attirato ironie e critiche sul Viminale e insulti su Pressello. 

 


Piccolo particolare: si tratta di un drammatico scambio di persona. L'agente della Polizia penitenziaria additato da molti come "l'ìnfame infiltrato" non è lui. Ospite di Federica Sciarelli a Chi l'ha visto?, ha raccontato la sua allucinante vicenda. Pressello è calvo come il poliziotto del video, è assistente capo della Polizia penitenziaria e campione di judo. "Il lunedì successivo alla manifestazione ricevo una telefonata da un mio collega - ha spiegato in studio alla trasmissione di Rai3 -. Sono venuto al corrente di un messaggio WhatsApp che gira, indirizzato presumibilmente al vicequestore della Polizia di Stato, in cui viene comunicato il mio nome. Dopo di che iniziano insulti e minacce sui social".

 

 

Per questo l'ignaro poliziotto ha deciso di sporgere quattro diverse denunce. Una è per colui che ha scritto queste righe: "Abbiamo trovato il cane poliziotto infame di Roma - si legge in un commento social - che pestava indistintamente tutti i manifestanti anche donne e anziane alla manifestazione no green pass! Che è l’artefice della distruzione della sede nella Cgil traditrice del popolo italiano lavoratore". Tra gli orrori subiti, anche una foto dopo una gara, con questo commento: "Se fosse lui e io fossi sua madre, moglie o figlia, non avrei più figlio, marito o padre… Per me sarebbe polvere". O ancora: "Spero che tu ti sia divertito maestro di questo grandissimo ceppo di c**** e tranquillo non toccherò nessun tuo familiare, solo te, vogliamo solo te". Per la cronaca, il poliziotto in abiti civili e t-shirt si era subito auto-segnalato a poche ore dagli incidenti in piazza e con il video che lo riprendeva già diventato virale. 
 

 

 

 

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