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Bollettino 17 novembre: oltre 10mila casi e 72 morti, salgono i ricoveri. Lombardia, piano d'emergenza sul vaccino

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Sono 10.172 i nuovi casi registrati in Italia nelle ultime 24 ore, a fronte di 537.765 tamponi eseguiti. Il tasso di positività si attesta all'1,9%, in crescita rispetto all'1,1% di martedì. Il dato sui contagi, quindi, schizza verso l'alto, mentre ieri i positivi registrati erano 7.698. Più o meno stabile, invece, il dato sui decessi: 72 (ieri 74). Ancora in crescita i ricoveri, sia ordinari che in terapia intensiva. Sono aumentati di 5 unità i posti letto occupati nei reparti più critici, col totale dei pazienti gravi che sale a 486. Mentre i ricoveri meno gravi sono 90 in più rispetto alla giornata precedente, per un totale di 4.060 pazienti.

 

 

 

Il dato sui positivi, per la prima volta sopra quota 10mila dall'8 maggio scorso, risulta piuttosto preoccupante, soprattutto per via della quarta ondata che sta investendo il resto d'Europa. Tutti gli occhi adesso sono puntati non solo sul numero dei contagi, ma anche sui ricoveri, perché nel caso in cui vengano superate le soglie fissate dal governo, il rischio è di finire in zona gialla o, peggio, in quella arancione e perfino rossa. Ecco perché la priorità al momento è quella di correre con le vaccinazioni e le terze dosi. 

 

 

 

La Lombardia sta già correndo in quella direzione: gli over 40 potranno prenotare la terza dose già dal 18 novembre. Lo ha fatto sapere Guido Bertolaso. Mentre Letizia Moratti ha spiegato: "Prima avevamo meno vaccini di quante persone si volevano vaccinare, oggi è il contrario, quindi faremo punti vaccinali anche nei supermercati e nei centri commerciali: è già partita una manifestazione di interesse, così chi fa la spesa di Natale potrà anche vaccinarsi. Poi ci si potrà immunizzare anche nelle metropolitane, un paio di stazioni sono già individuate, e sulle scuole metteremo una grandissima attenzione".

 

 

 

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