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Stato di emergenza verso la proroga, indiscreto sull'accelerazione di Draghi: rinuncia alla corsa al Colle?

Mario Draghi

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Stato d'emergenza prorogato fino al 31 marzo. Sarebbe questa l'ipotesi sul tavolo del governo che intende aumentare di tre mesi lo stato di emergenza dichiarato a causa del coronavirus. Il provvedimento appoggiato da Mario Draghi dovrà comunque ottenere il via libera dal Consiglio dei ministri, al momento non ancora in agenda. Stando alle prime indiscrezioni del Corriere della Sera non è esclusa una riunione nelle prossime 24-48 ore. Anche l'accelerazione sarebbe stata decisa dal premier per dare un chiaro segnale sulle priorità relative alla situazione della pandemia.

Con la proroga l'esecutivo potrà così continuare a ricorrere ai Dpcm, decreti che non devono ricevere l’approvazione parlamentare. Non solo, perché così facendo le Regioni possono continuare a firmare ordinanze. Resta invece al lavoro la "cabina di regia" alla quale partecipano i vari governatori. Continuerebbero poi le loro attività anche gli organismi creati per far fronte alla pandemia come il Commissario straordinario e il Comitato tecnico scientifico, istituito il 5 febbraio 2020 con ordinanza del ministero della Salute. Con la proroga non cambierebbero nemmeno le regole sullo smart working o sulle procedure sulle restrizioni.

Una decisione, quella che potrebbe prendere piede nelle prossime ore, che non piace senz'altro a Giorgia Meloni. Proprio poco prima la leader di Fratelli d'Italia era stata netta: "Prima dose, seconda dose, terza dose, fine dose mai... Dopo due anni - aveva giù tuonato - non si può più parlare di emergenza, lo stato di emergenza non si può prorogare". Intanto alcune indiscrezioni vedono nel via libera di Draghi alla proroga dello stato di emergenza, una possibile rinuncia alla corsa al Colle. Sarà vero?

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