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Bollettino 1 marzo: contagi e morti, cosa è cambiato in una settimana. Il segnale "anti-Green Pass"

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Continua a migliorare la situazione epidemiologica dell’Italia, d’altronde anche il premier Mario Draghi ha confermato che lo stato di emergenza in scadenza il prossimo 31 marzo non verrà rinnovato. Sta quindi per iniziare una nuova fase della pandemia, quella della convivenza con il virus resa possibile dall’alto tasso di persone vaccinate o guarite.

 

 

Il bollettino di oggi, martedì 1 marzo, rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 46.631 contagiati, 73.607 guariti e 233 morti a fronte di 530.858 tamponi analizzati, con il tasso di positività che è stato rilevato all’8,8% (-0,3 rispetto a ieri). Il miglioramento è visibile soprattutto dal confronto con i numeri di martedì scorso, quando erano stati registrati 60.029 contagiati e 322 morti con un tasso di positività al 9,9%. Per quanto concerne il sistema sanitario nazionale, la pressione continua a scendere: oggi il saldo dei ricoverati in reparti Covid è -395 (10.456 posti letto attualmente occupati), mentre quello dei ricoverati in terapia intensiva è -6 (708) a fronte di 74 nuovi ingressi.

 

 

Nel frattempo prosegue la campagna di vaccinazione: al momento risultano 48.2 milioni di vaccinati completi e 37.5 milioni di terze dosi. Inoltre il sottosegretario alla Salute Costa ha dichiarato che “si va verso la dose annuale come per l’influenza”.

 

 

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