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Bollettino, altra fiammata di contagi: ecco il confronto con sabato scorso, l'avanzata di Omicron 2

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La situazione epidemiologica dell’Italia continua a essere sotto controllo, dato che l’aumento dei nuovi casi di Covid non è accompagnato da quello dei decessi e dei ricoveri. Ciò significa che in larga parte si tratta di reinfezioni e che la barriera di protezione creata dall’alto tasso di vaccinati e guariti sta reggendo, consentendo così di poter programmare un “liberi tutti” che non sarà immediato ma graduale, in modo da arrivare all’estate senza pericolose fughe in avanti.

 

 

Il bollettino di oggi, sabato 19 marzo, rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 74.024 contagiati, 48.385 guariti e 85 morti a fronte di 478.051 tamponi analizzati, con il tasso di positività che è stato rilevato al 15,5%, lo stesso di ieri. Per comprendere l’andamento della curva basta mettere a confronto questi dati con quelli di sabato scorso, quando erano stati registrati 53.825 contagiati e 133 morti con un tasso di positività del 12,9%. Per quanto concerne il sistema sanitario, la pressione continua a rimanere bassa: oggi il saldo dei ricoverati in reparti Covid è -84 (8.319 posti letto attualmente occupati), mentre quello dei ricoverati in terapia intensiva è -3 (471) a fronte di 56 nuovi ingressi.

 

 

Nel frattempo sono stati resi noti i risultati dell’indagine condotta dall’Iss e dal ministero della Salute: la sottovariante BA.2 di Omicron è sempre più presente in Italia, con la sua diffusione che è arrivata al 44,4% contro il 55,5% del ceppo BA.1. Una crescita imponente, se si considera che lo scorso 31 gennaio Omicron 2 rappresentava appena il 3%.

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