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Omicron, il bollettino del 22 marzo: altra fiammata, "verso i 100mila contagi e oltre". Oms: "Aperture troppo brutali"

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La situazione epidemiologica dell’Italia continua a rimanere sotto controllo, nonostante non si arresti il fenomeno di crescita dei nuovi casi di Covid. Per fortuna l’alta circolazione del virus, collegata a Omicron ed alla sottovariante BA.2, non sta aggravando la pressione sugli ospedali, che anzi per il momento non accusano questo nuovo rimbalzo di contagi: merito dell’alto tasso di vaccinati e guariti che fa sì che regga la “barriera” di protezione contro lo sviluppo della malattia grave.

 

 

Il bollettino di oggi, martedì 22 marzo, rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 96.365 contagiati, 71.380 guariti e 197 morti a fronte di 641.896 tamponi analizzati, con il tasso di positività che è stato rilevato al 15%. Per gli esperti è presto per parlare di quinta ondata, però è sotto gli occhi di tutti che il virus stia circolando con maggior forza nelle ultime settimane, causando soprattutto tanti casi di reinfezione. Per quanto concerne il sistema sanitario nazionale, la pressione continua a essere bassa: oggi il saldo dei ricoverati in reparti Covid è +241 (8.969 posti letto attualmente occupati), mentre quello dei ricoverati in terapia intensiva è -8 (455) a fronte di 47 nuovi ingressi.

 

 

“Con la fine dell’emergenza non finisce la pandemia”, ha dichiarato il sottosegretario Costa, che giustamente vuole mantenere alta l’attenzione. "Diversi Paesi europei, inclusa l'Italia - ha invece fatto sapere l'Organizzazione mondiale di sanità - hanno revocato troppo brutalmente le loro misure anti-Covid. Adesso si trovano di fronte a un forte aumento dei casi".

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