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Mascherine senza Speranza: nel mondo addio divieti e calano i contagi, ma in Italia...

 Roberto Speranza

Massimo Sanvito
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Francia, Germania, Portogallo, Spagna, Belgio, Svizzera, Danimarca, Olanda. Per non parlare della Gran Bretagna che ha cestinato ogni divieto. Ovunque, in Europa, le mascherine sono sparite dai radar, già da marzo e aprile, tranne che nei luoghi di cura e sui mezzi pubblici (con qualche eccezione). Non in Italia, dove il ministro Speranza, campione del chiusurismo, ha deciso di tenerci imbavagliati ancora, almeno fino al 15 giugno, nelle scuole, nei cinema, nei teatri e nelle sale da concerto.
Da noi, negli ospedali basta la mascherina chirurgica mentre per guardarsi un film al cinema o uno spettacolo a teatro serve la Ffp2.
Chissà.
Ovviamente non mancano le polemiche politiche, col centrodestra più aperturista dopo oltre due annidi chiusure, restrizioni e regole da seguire, ma anche dal basso il malcontento filtra pesante. I genitori della Rete nazionale Scuola in Presenza sono stati chiari: «Siamo ormai gli unici in Europa e fuori dall'Europa a pretendere l'utilizzo delle mascherine dentro la scuola».
L'Anec, invece, l'associazione nazionale esercenti cinema non ci sta per i due pesi e le due misure: «Mentre negli ospedali e nelle rsa basta indossare la mascherina chirurgica, e mentre nei supermercati e nei bar e ristoranti l'obbligo decade del tutto, cinema e teatri restano vincolati alla mascherina ffp2: un segnale pericoloso, l'ennesimo che discrimina i luoghi di spettacolo. Bisogna evitare la condanna inesorabile delle sale cinematografiche italiane». Così hanno scritto in una lettera indirizzata a Draghi. Perché alla fine, anche senza mascherine la pandemia è in ritirata. Della serie: che bisogno c'è di continuare a indossarle ovunque, fatti ovviamente salvi i luoghi frequentati dai più fragili?
Sono i numeri a certificare che la situazione è in netto miglioramento. È ancora presto per cantare vittoria ma il covid spaventa meno.
Molto meno.
L'ultimo rapporto epidemiologico settimanale dell'Oms, infatti, dice che anche durante la settimana dal 25 aprile al primo maggio 2022, a livello globale, il numero di nuovi casi e decessi Covid ha continuato a decrescere. In Europa, dopo l'aumento registrato nella prima metà di marzo, i casi sono scesi costantemente. Nell'ultima settimana sono stati segnalati poco meno di 1.9 milioni di nuovi contagi, con una diminuzione del 22% rispetto alla settimana precedente. Tra i paesi col valore assoluto di contagi più alto ecco Germania (558.958 nuovi casi; 672,1 nuovi casi per 100.000 abitanti; -24%), Italia (384.825 nuovi casi; 645,2 nuovi casi ogni 100.000; -8%), e Francia (382.208 nuovi casi; 587,7 nuovi casi ogni 100.000; -30%). Ugualmente, anche il numero dei nuovi decessi (6.400) ha continuato a diminuire, con un calo del 16 per cento rispetto alla settimana precedente. 

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