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Chris Beck, l'ex trans denuncia la "mafia degli ormoni"

Mauro Zanon
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La sua storia era finita in prima pagina su tutti i grandi giornali del progressismo dieci anni fa: Christopher Beck, ex Rambo pluridecorato dei Navy SEAL americani, lasciò il corpo dei Marines nel 2013 dopo 21 annidi servizio e fece coming out come transgender, cambiando nome in Kristin Beck. Il suo volto era ovunque: perché era il primo marine americano a dichiararsi trans. Le sue ultime dichiarazioni, invece, non le troverete facilmente sulla stampa liberal americana e nemmeno su quella europea. Perché ha appena annunciato di aver interrotto la sua transizione sessuale e di aver ripreso il nome di Chris Beck, invitando gli americani ad «aprire gli occhi» su come i servizi che si occupano di transizione di genere in età evolutiva stiano danneggiando i bambini e dunque l'intera società. «Tutto quello che mi è successo negli ultimi dieci anni ha distrutto la mia vita. Non sono una vittima. L'ho fatto io a me stesso, ma sono stato anche aiutato. Mi assumo la piena responsabilità. Sono andato sulla CNN e tutto il resto, ed è per questo che sono qui adesso, sto cercando di correggere il tiro», ha dichiarato Chris Beck in un'intervista all'influencer statunitense Robby Starbuck.

 

 

 

LE CLINICHE HORROR

La sua storia di transizione era balzata al centro delle cronache dopo essere stato intervistato dal celebre anchorman della CNN Anderson Cooper. «Sono stato usato...ero molto ingenuo, stavo davvero male e hanno approfittato di me. Sono stato strumentalizzato in maniera cattiva da molte persone che avevano molte più conoscenze delle mie. Sapevano cosa stavano facendo», dice oggi Chris Beck, sconsolato per essersi fatto manipolare da chi lo vedeva unicamente come uno strumento di propaganda. «Ci sono migliaia di cliniche di genere allestite in tutta l'America. Non appena (i bambini, ndr) entrano e il giorno dopo, sono sotto ormoni. Gli stessi ormoni che usano per la castrazione medica dei pedofili, ora li stanno dando a tredicenni sani. Questo è il motivo per cui sto cercando di dire all'America di svegliarsi», ha aggiunto l'ex Navy SEAL.

Quando ha iniziato la transizione di genere da uomo a donna, ha raccontato Chris Beck, è bastato soltanto un incontro di un'ora per ricevere gli ormoni al Veteran Affairs, ossia il dicastero che si occupa degli ex-combattenti delle forze armate statunitensi. «Sono entrato nell'ufficio di uno psicologo e in un giorno avevo una lettera in mano in cui si diceva che ero transgender. Sono stato autorizzato a ricevere gli ormoni», ha testimoniato l'ex membro delle forze speciali americane, denunciando il sistema perverso e il giro d'affari che ruota attorno a queste cliniche: «Questa è un'industria da miliardi di dollari tra psicologi, interventi chirurgici, ormoni, prodotti chimici e trattamenti di follow-up. Ci sono migliaia di cliniche di genere che stanno spuntando in tutto il nostro Paese».

 

 

 

LA PROCEDURA EUNUCO

Pochi giorni fa, la Tribune de Genève ha pubblicato un articolo sulle nuove cliniche americane specializzate nella cosiddetta "riassegnazione di genere", che propongono l'emasculazione totale alle persone cosiddette non-binarie (che non si sentono né donna né uomo). Ribattezzato «nullificazione», "eunuch procedure" o "smoothie», l'intervento, secondo quanto riportato dal giornale svizzero, punta a creare una «zona liscia e continua dall'addome all'ano». In altre parole: vengono rimossi interamente gli apparati riproduttivi e lasciati soltanto due orifizi. Il centro MoZaic Care a San Francisco mostra alcune foto, mentre il Post Street Surgery Center, situato nella stessa città, spiega nel dettaglio di cosa si stratta: la nullificazione «permette alle persone di genere non conforme di esteriorizzare ciò che provano interiormente». 

 

 

 

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