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Meteo, Giuliacci: weekend da incubo sull'Italia, dove irrompe il gelo

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Il gelo e il freddo intenso stanno per arrivare sull'Italia. A confermarlo sono le previsioni del colonnello Mario Giuliacci che su meteogiuliacci.it afferma: "Tra Venerdì 27 e Sabato 28 sull’Italia irromperà un nuovo nucleo di aria assai fredda, che getterà le basi per spingere la neve fino a quote piuttosto basse! Dove sono attese le principali nevicate? Il maltempo si concentrerà prevalentemente sulle regioni adriatiche, le più esposte con questo tipo di pattern. Ecco che nella parte finale della settimana la dama bianca imbiancherà fino a quote molto basse le zone interne di Marche, Abruzzo e Molise".

 

E le sue previsioni vengono confermate anche da ilMeteo.it con le parole del direttore Antonio Sanò: "Avremo ancora maltempo al Sud e sul versante adriatico mentre al Nord ed in Toscana il sole tornerà a splendere seppur con condizioni gelide al mattino e fredde di giorno. Nelle prossime ore i fenomeni piu intensi sono attesi tra Molise e Puglia, ma anche intorno al Basso Tirreno, con un minimo di bassa pressione che si sposterà lentamente verso le isole ioniche greche. La neve cadrà tra Basse Marche, Abruzzo e Molise oltre i 300 metri, a quote collinari anche tra Puglia e Basilicata, mentre tra Calabria e Sicilia la quota neve si attesterà intorno ai 700-900 metri. Correnti orientali, a tratti più umide, potranno dar luogo ad addensamenti tra Piemonte e Lombardia ma senza fenomeni, con velature in transito anche sul Triveneto. Nel weekend, con l’allontanamento del ciclone verso la Grecia, il tempo diventerà meno instabile ma ancora freddo: sono attese delle nevicate residue, nella giornata di sabato, dalle Marche fino al Sud e localmente in Sardegna, la quota neve sarà in calo fino ai 200 metri sul versante adriatico, sempre intorno ai 600-900 metri al Sud e sulle Isole Maggiori. La nota più importante, dopo quella sulle abbondanti nevicate in Appennino, riguarda le temperature previste: -2 C/+5 C al Nord, -1 C/+7 C al Centro, +3 C/+9 C al Sud".

 

E ancora: "Sono temperature inferiori alla media del periodo di circa 5 C e causano un’intensa sensazione di freddo dove accompagnate da forti venti; ma in particolare sembra che faccia molto freddo perché con il Riscaldamento Globale non siamo più abituati alle normali temperature invernali di gennaio. D’altronde siamo vicini ai Giorni della Merla, quelli che per tradizione sono i più freddi dell’anno, dunque non dovremmo meravigliarci di questi valori previsti al termometro: la tantissima neve caduta in Appennino invece, oltre che farci gioire come bambini, e una piacevole anomalia, simbolo di un inverno italiano che ancora esiste e resiste". 


 

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