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Kata, il gesto-choc del padre in carcere: "Cos'ha ingerito"

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Avrebbe tentato di suicidarsi in carcere il padre di Kata, la bambina di 5 anni scomparsa da Firenze sabato scorso. L'uomo, che sta scontando una pena per reati contro il patrimonio nel carcere di Sollicciano, domenica avrebbe ingerito del detersivo, come raccontato da Firenze Today. Per questo poi sarebbe stato portato in ospedale e lì sarebbe stato sottoposto a lavanda gastrica.
 

 

 

Oggi l'uomo, 27 anni, sarebbe rientrato a Sollicciano. Nei suo confronti, intanto, sarebbe stato attivato il piano di prevenzione del rischio suicidario, come si fa sempre in questi casi. In ogni caso, non è ancora chiaro se si sia trattato di un tentativo di suicidio o di un atto di autolesionismo dopo la scomparsa di Kata. La bambina viveva nell'ex hotel Astor occupato in via Maragliano insieme alla madre, al fratello di 8 anni e a uno zio. Nel frattempo la Procura avrebbe aperto un fascicolo per sequestro di persona. E la madre della bimba sarebbe stata ascoltata come persona informata sui fatti.

 

 

 

Per la ricerca della bambina scomparsa, si starebbe ricorrendo anche all'utilizzo dei droni da parte dei vigili del fuoco. Il prefetto di Firenze Francesca Ferrandino ha spiegato che il loro impiego rientra tra gli strumenti del Piano provinciale per la ricerca delle persone scomparse, subito attivato dalla prefettura. 

 

 

 

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