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Gratta e Vinci e SuperEnalotto: doppio colpo, il clochard vince una fortuna

Alessandro Dell'Orto
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Gianluigi ci ha sempre creduto, anche quando le cose andavano a rotoli. E ha avuto ragione: la fortuna del “barbone” l’ha ripagato non una, ma quattro volte per un totale di 37mila euro. Gianluigi ci ha sempre creduto senza mai abbattersi. Era rimasto senza lavoro a 47 anni, non aveva una famiglia né una casa, un impiego né soldi, girovagava per le strade di Senigallia, dove si era fermato da un anno quasi casualmente, e dormiva sulle panchine del centro. Però ci credeva, dentro di sé sapeva che qualcosa sarebbe potuto cambiare e così ogni qual volta gli entrava in tasca qualche spiccio - aiuti di sconosciuti incontrati qua e là dopo quattro chiacchiere: per orgoglio e forse vergogna non ha mai fatto l’elemosina- si fermava in tabaccheria per investire 1 euro e mezzo al SuperEnalotto. I numeri che giocava non erano a caso, ovviamente, ma sempre gli stessi ripetuti a memoria come un mantra: «8-18-24-48-75-79 più 8 numero Super Star». E uno di questi, il più ricorrente, aveva un significato ben preciso. «L’8 è il numero della Madonna, io sono molto religioso e lo gioco sempre - ha raccontato a Sabrina Marinelli del Corriere Adriatico -. La Madonna mi ha aiutato».

NUMERI LETTI E RILETTI

Il clochard era certo che la costanza e la “fede” prima o poi l’avrebbero ripagato e gli avrebbero ridato qualcosa, dopo che la vita gli aveva tolto molto. E così è stato. La mattina dello scorso 25 ottobre Gianluigi, di origini baresi e soprannominato “Cassano” come l’ex calciatore, si è alzato dalla solita panchina, si è sistemato, è andato alla ricerca di un giornale e ha controllato l’estrazione del giorno prima, come sempre. Ma questa volta era tutto diverso. Ha letto e riletto più volte quanto c’era scritto (“La combinazione vincente è stata: 8, 18, 41, 54, 75, 79, numero Jolly 42, numero SuperStar 8”), poi la pagina ha cominciato a traballare e il cuore - tum tum tum - ad andare a mille: aveva fatto 4+1 (presi 8-18-75-79 e il numero SuperStar). Sì, aveva vinto e non poco.

 

 

 

«È entrato in tabaccheria più agitato del solito e mi ha subito detto che avevano estratto i suoi numeri, che c’era un ballo una grossa somma», racconta Massimo Severi, il titolare della tabaccheria sotto i Portici Ercolani di Senigallia dove era stata fatta la giocata. Aveva ragione: la vincita era di 37.045 euro, non male. «Allora gli ho spiegato cosa avrebbe dovuto fare per riscuotere la somma e gli ho prestato 50 euro per prendere il treno e andare ad Ancona a sbrigare le questioni burocratiche».

 

 

 

FINALMENTE IL BONIFICO

Ecco, le maledette questioni burocratiche. Cassano ha faticato a riscuotere la somma (senza tasse circa 30mila euro) perché, non avendo la residenza e possedendo solo una vecchia tessera sanitaria, non poteva compilare i documenti necessari: per ricevere il bonifico (ieri è stato ufficialmente eseguito) ha dovuto aspettare più di un mese. Ma la vita, intanto, è cambiata. «Ho preso una camera in albergo a Pesaro, è stata la più conveniente che ho trovato - ha raccontato ancora il 47enne pugliese -, i soldi finiscono in fretta quindi devo spenderli con parsimonia. Dovrò cercarmi un lavoro, voglio comprarmi la bicicletta e poi prendere la patente. Il mio obiettivo è trovare una casa in affitto a Senigallia per ottenere la residenza, poi farò richiesta per una casa popolare». Cassano, finalmente, abbandonerà le panchine per un posto tutto suo, visto che le poche volte in cui è stato ospitato dalla Caritas, in passato, sono finite male: «A volte mi sono ritrovato a condividere la camera con persone che avevano già i loro problemi e ho preferito arrangiarmi per stare in pace, sto bene da solo».

Originario di Bari, Gianluigi ha lavorato in un ristorante di Rimini, poi ha trovato un posto fisso a Pesaro, ma è rimasto improvvisamente senza lavoro. «La famiglia? È da tanto che non vedo mia madre, il rapporto si è rovinato ma voglio andare a trovarla e condividere con lei questa vincita. Noi siamo originari di Bari ma lei adesso vive a Taranto. È pur sempre mia madre, voglio rimediare. Mio nonno, invece, è stato un maestro di vita».

Nel frattempo, il barbone più fortunato del mondo continua a crederci, perché non bisogna mollare mai, anche quando le cose vanno bene. E la buona sorte l’ha ripagato ancora. «Dopo quella vincita, tra Gratta&Vinci e Lotto ho vinto altre tre volte, circa 200 euro in totale, giocando in diversi bar e città». Anche se la tabaccheria preferita e di riferimento resta sempre quella sotto i Portici Ercolani di Senigallia, da Massimo Severi. «Pronto? Chi cerca, Cassano? Guardi, è appena stato qui, sarà uscito da due minuti: ha fatto una giocata al SuperEnalotto da 2 euro e se ne è andato». Già, 8-18-24-48-75-79 più 8 numero Super Star. 

 

 

 

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