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Lecce, detenuto evade dopo la visita medica? Finisce malissimo: dove lo trovano

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Un detenuto 29enne di origini cubane accusato dell’omicidio di un 50enne a Bitonto avvenuto nello scorso aprile, è fuggito durante una visita medica mentre si trovava nell’ospedale Vito Fazzi di Lecce. Ore di terrore nel nosocomio appena appresa la notizia della fuga del detenuto. Dopo il rapido intervento sull’uomo è stato poi bloccato nel parcheggio dell’ospedale dagli agenti della polizia penitenziaria. A rivelare quanto accaduto è stato il segretario provinciale Uil Pa Polizia Penitenziaria Leone Diego che spiega che il detenuto "è riuscito con uno strattone a sfilarsi le manette dai polsi, il cui uso intensivo sembrerebbe aver compromesso il serraggio, e darsi alla fuga".

"L’uomo, nonostante l’esplosione di alcuni colpi di arma da fuoco a scopo intimidatorio da parte degli agenti, è riuscito a farsi spazio tra i pazienti in visita e le persone degenti, ed a guadagnare l’esterno dell’ospedale. - spiega Diego- L’immediata attivazione dell’unità per la gestione degli eventi critici e del relativo protocollo operativo, ha fatto sì che il nosocomio venisse immediatamente cinturato dagli agenti della Polizia penitenziaria di Lecce, da militari dell’Arma dei carabinieri e della Polizia di stato. Braccato, l’uomo avrebbe tentato di evitare l’arresto distendendosi sotto una vettura in sosta all’interno della struttura sanitaria, in attesa probabilmente che le acque si calmassero, ma gli agenti della Polizia Penitenziaria, sono riusciti a stanarlo ed a riassicurarlo alla Giustizia".

E la Uil Polizia ha spiegato che già nel 2015 un altro detenuto aveva tentato la fuga durante una visita sottraendo  di ordinanza ad un agente della scorta ed esplodendo con essa, alcuni colpi all’indirizzo di un altro agente che rimase ferito in maniera fortunatamente non grave. La storia, purtroppo, seppur senza colpi di pistola, si è ripetuta. 
 

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