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Rossella, l'orrore finale: cosa ha fatto il marito per due giorni davanti al cadavere

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Svolta nelle indagini sull'omicidio di La Spezia. C’era anche una lettera nella stanza del piccolo hotel di Mattarana, in provincia di La Spezia, dove ieri mattina il personale di servizio ha rinvenuto il cadavere di Rossella Cominotti, la donna di 53 anni di Cremona uccisa dal marito Alfredo Zenucchi, fermato per l’omicidio. A trovarla sono stati i carabinieri. Tra le righe, che per gli inquirenti risultano apparentemente scritte dalla donna e sottoscritte da marito e moglie, emergeva la volontà da parte dei due coniugi di togliersi la vita. Il medico legale intervento sul posto ha constatato che la donna sarebbe deceduta a seguito di uno shock emorragico.

Fatali le ferite alla gola, inferte con un rasoio dal marito, che ha confessato di aver ucciso la donna e non essere poi riuscito a togliersi la vita. L’uomo ha spiegato ai carabinieri nel corso dell’interrogatorio di aver colpito la moglie intorno alle 20 del 6 dicembre.

 

La donna sarebbe deceduta intorno alle 22.30, dopo due ore di agonia. Zenucchi ha vegliato il corpo per due giorni, fino a ieri mattina, quando ha lasciato l’albergo dopo colazione. Dopo ore di ricerca alle 13.30 la sua auto, una C3 bianca, è stata rintracciata nel comune di Licciana Nardi, in località Terrarossa, in Lunigiana. Fermato, non ha opposto resistenza, ed è stato accompagnato al comando provinciale della Spezia per gli accertamenti del caso.

 

 

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