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Meteo, Pagliaro: "Gelata come quella del 1985", ecco quando

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Mario Pagliaro, scienziato e chimico del Cnr, sul suo profilo facebook ha provato a fare il punto sulla situazione meteo, cercando di spiegare cosa ci aspetta in questo gennaio che è appena iniziato. Lo scenziato ed esperto meteorologia si sofferma su ciò che accadrà a partire dall'8 gennaio per poi spiegare anche quali saranno gli scenari dopo il 15 gennaio: "Vediamo l’evoluzione del quadro meteorologico in Italia nei prossimi due giorni dopo che l’aria artica russa ha fatto pienamente irruzione sul Tirreno e in tutta Italia. Le carte mostrano il movimento rotatorio del gelo russo, proveniente direttamente dalla Yakuzia, che avvolge la piccola Europa in senso antiorario. La perturbazione si sposta lentamente verso il Centro-Sud. Il minimo depressionario del 7 gennaio si porterà sul basso Adriatico. Spostandosi, l’aria gelida (“pellicolare”) scorre su quella tiepida al suolo portando enormi piogge (oggi allagata la Basilica di Venezia). Neve in montagna cade da ore in tutta Italia: dalla Sicilia alle Alpi. Per il 7 gennaio, piogge intense su Emilia, Romagna, Marche, Calabria, Campania e tutte le altre regioni tirreniche centro-meridionali. Nevicate altrettanto intense sull’Appennino, sopra gli 800 m su quello toscano ed emiliano. E sopra i 1.200 m su quello centrale e meridionale. Un ulteriore impulso #freddo di origine russa investirà l’Italia da lunedì 8".

Poi aggiunge: "A quel punto, si aprirà la ‘porta della bora’, ovvero da Trieste le correnti gelide russe penetreranno la Pianura Padana e le regioni adriatiche direttamente: e non più in rotazione dal Rodano. E’ l’anticipo di ciò che accadrà da giorno 15, quando l’Italia potrebbe trovarsi in una situazione non troppo diversa da quella – memorabile – del Gennaio 1985". Staremo a vedere. 

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