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Giorgia Meloni, "Italia dei manganelli"? Le cifre che smentiscono la sinistra

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Il governo Meloni, soprattutto dopo gli scontri tra manifestanti e forze dell'ordine avvenuti a Pisa e Firenze, viene bollato dalla sinistra come una sorta di regime autoritario che silenzia il dissenso e reprime le proteste in piazza. A smentire questa narrazione, però, ci pensano i dati. I dati, diffusi dall’agenzia Dire, dicono che "nel primo bimestre del 2024 nel nostro Paese ci sono state 2.822 manifestazioni di spiccato interesse per l’ordine pubblico. Un dato in significativo aumento rispetto ai 1.994 eventi del primo bimestre del 2023: oltre il 40% in più". 

A quanto pare, insomma, l'esecutivo guidato dal centrodestra non ha impedito proprio a nessuno di scendere in piazza. Anzi. E non è tutto. Perché, sempre secondo il report riferito dall’agenzia di stampa, "le manifestazioni con criticità quest’anno sono state l’1,6%. Erano state il 3,5% nel 2023". Il dato su proteste finite male, insomma, è addirittura diminuito rispetto all'anno scorso. 

 

 

 

Lo stesso ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, in una recente intervista al Corriere della Sera, ha detto che è falso affermare che ogni manifestazione in Italia è segnata dalle manganellate. Da più di un anno, infatti, le manifestazioni pubbliche gestite dalle forze dell’ordine sono state oltre 13mila. "E di queste - ha spiegato il titolare del Viminale - solo una minima parte ha fatto registrare incidenti".

 

 

 

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