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Cgil in difesa delle borseggiatrici: il sindacato di Landini dichiara guerra a Simone Cicalone

Maurizio Landini

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La Cgil dichiara guerra a Simone Cicalone, lo youtuber romano che in “stile Brumotti” da anni setaccia quartieri difficili della Capitale e di altre città d’Italia per denunciare degrado e illegalità.

Ultimamente i video-reportage di Cicalone si sono concentrati sulle attività dei borseggiatori sui mezzi pubblici della capitale. Una vera e propria piaga che però evidentemente non infastidisce troppo il sindacato. La Cgil ha così scritto al prefetto di Roma, Lamberto Giannini, «per esprimere preoccupazione per le azioni dell’ex pugile, che da tempo pubblica video in cui si reca in zone complicate della Capitale, ed anche di altre città, per verificarne i pericoli perla gente comune. In uno degli ultimi video, di quasi 40 minuti, girato sulla metropolitana e in alcune fermate, viene mostrata quella che sui canali social dell’ex pugile è definita lotta ai borseggiatori».

Nelle azioni di Cicalone, “scortato” spesso da due professionisti della boxe e delle arti marziali come Matteo Faraoni e Mattia Pileggi, secondo il sindacato verrebbero messi in atto «comportamenti inaccettabili da parte dello youtuber e dei suoi accompagnatori nei confronti di persone additate come intenzionate a compiere furti: dagli atti intimidatori, verbali e fisici, fino a veri e propri inseguimenti tra le scale della metro».

 

Inoltre, perla Cgil, video di questo tipo normalizzano «violenza, razzismo e un’idea distorta della legge». Dunque il sindacato rosso chiede al prefetto di intervenire, misura - sostiene la Cgil che deve passare attraverso la «promozione di tutti quei valori che rendono una società più inclusiva ed includente», contrastando attività come quella di Cicalone che vengono definite «fenomeni di giustizia privata».

 

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