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Bayesian, "avete bisogno di assistenza?": spunta una mail senza risposta

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Una mail senza risposta accende nuovi dubbi sulla tragedia del Bayesian, lo yacht affondato nella notte tra il 18 e il 19 agosto al largo di Palermo. La mail è quella di Marcello Meli, un agente marittimo raccomandatario della costa nord della Sicilia per il gruppo Luise, un'agenzia marittima storica e che da tempo si occupa di seguire la navigazione di varie imbarcazioni e yacht per fornire la necessaria assistenza da terra e fornire aiuto in caso di necessità. L'esperto avrebbe sempre tenuto d'occhio il percorso del veliero. 

Stando a quanto riportato da La Stampa, Meli avrebbe avuto contatti con il comandante del veliero, il neozelandese James Cutfield, solo "per un servizio medico a bordo per una bronchite" e "per la pianificazione della manutenzione a un tender". Dunque, "nulla di urgente". Poi, l'ultima comunicazione il giorno prima di Ferragosto. Tuttavia, dopo aver notato che il veliero si stava avvicinando a Cefalù, Meli ha deciso di inviare una mail: "Tutti sapevamo di una perturbazione in arrivo, anche se non era così forte". Nella mail, comunque, non sarebbe stato fatto nessun accenno al maltempo, dal momento che Cutfield aveva comunque grande esperienza: "Gli ho solo chiesto notizie sul suo programma e se avesse bisogno di assistenza", ha raccontato Meli. A quella sua mail, però, non sarebbe mai arrivata alcuna risposta. 

 

 

 

Intanto dalla conferenza stampa organizzata dalla Procura di Termini Imerese, che sta indagando sulla tragedia, è emerso che il corpo di Hannah Lynch, la figlia del tycoon Mike, proprietario dello yacht, è stato trovato nella terza cabina sul lato sinistro della barca. I corpi delle altre cinque vittime, tra cui lo stesso Lynch, sono stati trovati invece nella prima cabina, sempre sul lato sinistro. Pare che, in quella parte della nave, le vittime stessero cercando bolle d’aria per continuare a respirare. Secondo i magistrati, è probabile che non siano riusciti a raggiungere il ponte e quindi la scialuppa di salvataggio perché sorpresi dalla burrasca mentre stavano dormendo.

Sul comportamento dell’equipaggio, invece, il procuratore ha detto che nella notte della tempesta c’era un addetto di guardia in plancia a cui spettava avvisare in caso di maltempo improvviso. Non si sa però chi sia questa persona. "Mi chiedo perché non ha visto la tempesta arrivare. Stiamo indagando anche sul perché l’equipaggio si sia salvato salendo sulla scialuppa mentre gli altri ospiti erano nello scafo. Quello che sappiamo è che l’evento è stato veramente repentino e improvviso", ha detto Raffaele Cammarano, il pubblico ministero che coordina le indagini sul naufragio.

 

 

 

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