Un sacchetto con dei vestiti sporchi trovata in un canale non troppo distante dalla villetta di Garlasco in cui fu uccisa Chiara Poggi. È questo il dettaglio su cui si starebbe concentrando la nuova inchiesta della procura di Pavia. Si tratta di una borsa rinvenuta nel 2007 da alcuni lavoratori impegnati nei campi della zona. Nello specifico, si trattava di due canottiere, tre paia di pantaloni (due da uomo e uno da donna) e un paio di scarpe, contenuti all'interno di una borsa bianca di plastica. Gli indumenti erano tutti di marca. Le analisi dei Ris di Parma diedero esito negativo: quegli abiti, pur essendo visibilmente macchiati, non erano imbrattati di sangue, come si era pensato inizialmente. Eppure i dubbi ora tornano.
Ecco allora che ad anni di distanza, è Mattino 5 a raggiungere Cristina, la donna che insieme a suo marito rinvenì quel sacchetto. "È qui che ho trovato la borsa, dentro c'erano dei vestiti. Sembravano sporchi di sangue. Ho notato una borsa nell'acqua. Era bianca. All'inizio non mi aveva colpito molto, poi ho pensato che avessero buttato dei cuccioli da gatto o di cane, così ho aperto per vedere cosa c'era dentro".
Garlasco, "il killer si è guardato allo specchio": perché cambia tutto
Il bagno della villetta di Garlasco torna al centro delle indagini nella nuova inchiesta della Procura di Pavia. Sotto l...E ancora: "Ho trovato dei vestiti sporchi di rosso, a me sembrava sangue. Erano vestiti griffati. Quindi mi sono un po' incuriosita e ho collegato con il delitto di Chiara. Allora ho chiamato le forze dell'ordine e gli agenti sono venuti a prendere i vestiti. C'erano tre paia di pantaloni, due da uomo e un pinocchietto da donna. Poi due canottiere e un paio di scarpe, tutta roba griffata. Mi ha colpito quel rosso che mi sembrava sangue".
Eppure già all'epoca le analisi con tanto di luminol e con combur test diedero esito negativo. Il reperto fu dunque giudicato di nessuna utilità per quelle indagini. Ma nessuno rivendicò mai quei vestiti e il mistero rimane.