Ramy, resistenza a pubblico ufficiale: chiesti 2 anni e 8 mesi per l'amico Fares

giovedì 26 giugno 2025
Ramy, resistenza a pubblico ufficiale: chiesti 2 anni e 8 mesi per l'amico Fares
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Chiesti 2 anni e 8 mesi per Fares Bouzidi, l'amico di Ramy Elgaml, il 19enne egiziano morto lo scorso 24 novembre a Milano dopo un inseguimento con i carabinieri. Fares guidava lo scooter con cui i due sono andati poi a schiantarsi. La richiesta della pena, arrivata nel processo abbreviato davanti al gup Fabrizio Filice, è stata formulata dai pm di Milano Giancarla Serafini e Marco Cirigliano. L'accusa invece è resistenza a pubblico ufficiale.

Nel processo, inoltre, sono stati ammessi come parti civili i sei carabinieri che, a bordo di tre macchine di servizio diverse, inseguirono lo scooter guidato da Bouzidi. Respinta, invece, la richiesta di un'associazione sindacale dei carabinieri. Fares, presente in aula e difeso dai legali Debora Piazza e Marco Romagnoli, è a processo con rito abbreviato e per l'accusa di resistenza era finito agli arresti domiciliari, poi sostituiti con l'obbligo di firma. La difesa ha anche chiesto di far entrare nel fascicolo processuale la consulenza del proprio esperto sulla dinamica di quanto accadde, depositata nell'altra indagine sull'omicidio stradale. ma il gup ha detto no. 

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Secondo la ricostruzione dei pm, la notte dell'incidente Fares era alla guida del T Max "senza aver conseguito la patente" e "dopo aver assunto sostanze stupefacenti". Invece di fermarsi all'alt dei carabinieri, avrebbe "improvvisamente" accelerato dando il via ad un inseguimento "a velocità elevatissima", mettendo in atto "manovre pericolose", mantenendo "una velocità di gran lunga superiore rispetto ai limiti consentiti", attraversando da una parte all'altra la città e percorrendo vie contromano o sorpassando a destra. Una volta arrivato all'incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta il terribile schianto in cui ha perso la vita Ramy. 

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