Eccoli qua. Quattro gatti col megafono in mano. "Siete soltanto servi dei sionisti", "Non giornalisti, ma organi di propaganda e di polizia al servizio di questo governo": questi alcuni dei cori intonati dai pochi Pro Pal riunitisi sotto le redazioni di Libero e Il Giornale in via dell'Aprica a Milano. Una manifestazione, quella messa in piedi dagli esponenti di Cambiare Rotta e Potere al Popolo!, in cui non si è fatto altro che ripetere temi triti e ritriti. L'unica differenza è che questa volta si sono messi a urlare più del solito, forse per camuffare l'esiguo numero di partecipanti al presidio.
"Abbiamo visto da almeno un anno e mezzo una campagna mediatica martellante e sistematica, diffamatoria nei nostri confronti", hanno detto ancora i manifestanti. Accusando, poi, le redazioni di "ridicolizzare le battaglie che portiamo avanti tutti i giorni in questo Paese dalla parte dei lavoratori, contro l'attacco ai diritti, a partire dai salari da fame". Tra le poche persone presenti, quattro gatti, circolavano anche foto denigratorie dei due direttori di Libero, Mario Sechi e Daniele Capezzone, ritratti con un cappello della polizia in testa. In basso la scritta "Al servizio della menzogna". Un vero e proprio delirio, insomma.


Nelle scorse ore, i Pro Pal se l'erano presa con Libero e Il Giornale perché erano stati definiti "contestatori da operetta". "Prima eravamo estremisti, oltranzisti, simil-terroristi; ora siamo diventati contestatori da operetta", si erano lamentati.
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Guarda qui il video dei pro Pal sotto le redazioni di Libero e de Il Giornale