Garlasco, Chiara Poggi e i tagli sulle palpebre: l'ultima macabra ipotesi

sabato 9 agosto 2025
Garlasco, Chiara Poggi e i tagli sulle palpebre: l'ultima macabra ipotesi

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Nuovi dettagli sul delitto di Garlasco tornano ad alimentare il dibattito attorno a uno dei casi di cronaca più controversi e morbosamente appassionanti degli ultimi anni. Si parla dei tagli riscontrati sulle palpebre di Chiara Poggi, trovata senza vita nella sua abitazione nell'ormai lontanissima estate del 2007. Per l’omicidio, la giustizia ha condannato il fidanzato di allora, Alberto Stasi. Sulla natura di quelle ferite alle palpebre è intervenuta la criminologa Flaminia Bolzan.

Studiosa e consulente tra le più informate sul caso, Bolzan ha analizzato in profondità il referto autoptico firmato dal medico legale Ballardini nel 2007. Ripercorrendo gli elementi principali dell’indagine, ha commentato alcuni aspetti rimasti tuttora avvolti nel mistero, tra cui proprio quelle particolari lesioni agli occhi della vittima.

Durante la trasmissione Filorosso - condotta da Manuela Moreno su Rai 2 -  la criminologa ha respinto l’idea che si trattasse di una forma di sevizia: “Non credo alla tortura. Sicuramente è un mezzo lesivo diverso rispetto alle altre, è molto più superficiale, ma non credo siano sevizie”, ha affermato Flaminia Bolzan. Stando alla sua valutazione, pur essendo ferite differenti da quelle che hanno causato la morte di Chiara, potrebbero comunque essere state provocate dalla stessa persona, probabilmente con un’arma diversa.

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Il tema delle ferite alle palpebre era tornato d’attualità dopo un’intervista rilasciata a Giallo dall’ex funzionario di polizia Gianluca Spina, che aveva ipotizzato che la giovane fosse stata torturata prima dell’omicidio. Anche il medico legale Luisa Regimenti, interpellata dal rotocalco Gente, aveva sostenuto una ricostruzione simile, definendo l’episodio “un’esecuzione brutale” e sottolineando la presenza di “due tagli netti sulle palpebre, segno che aveva visto qualcosa che non avrebbe dovuto vedere”.

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Tuttavia, questa teoria era già stata respinta in toto dall’ex comandante dei Ris di Parma, Luciano Garofano, oggi consulente della difesa di Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara nonché ad ora unico indagato per concorso in omicidio nel nuovo filone d'inchiesta. Sempre a Filorosso, Garofano aveva spiegato: “L’ipotesi più attendibile è di un solo strumento e che quelle ferite sulle palpebre siano state provocate dallo stesso strumento, forse un martello utilizzato di taglio”. Il mistero, comunque, rimane.