Don Massimo Biancalani è stato rimosso dall’incarico di parroco di Vicofaro a Pistoia, dove negli ultimi 10 anni aveva ospitato centinaia di migranti, con polemiche ricorrenti. Lo ha deciso il vescovo di Pistoia, Fausto Tardelli. I primi segnali di un cambio di passo c'erano stati già lo scorso giugno con la chiusura della struttura di accoglienza nella parrocchia e il trasferimento di circa 150 immigrati in altre strutture del territorio, dopo l'ordinanza del sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi per criticità “igienico sanitarie". Poi gli altri migranti rimasti nella parrocchia erano stati sgomberati dalle forze dell’ordine a luglio.
Nonostante questo, Biancalani, che negli anni è diventato un punto di riferimento per la sinistra italiana, ha detto che continuerà a fare accoglienza in un’altra parrocchia pistoiese, quella di Ramini, a poca distanza da Vicofaro. “Ramini è stata la mia prima parrocchia – ha spiegato il prete – e l’ho gestita fino ad ora insieme a quella di Vicofaro, accogliendo migranti anche lì, ma in misura minore. Lì l’accoglienza continua ancora, ci sono una trentina di ospiti, tra i quali anche alcuni ragazzi provenienti da Vicofaro”.
Addio bagni in piscina: sfrattati 100 migranti di Don Biancalani
Con il trasferimento di quasi tutti i migranti, oltre 100, via dal centro di accoglienza improvvisato nella parrocchia d...Il sacerdote, inoltre, ha detto che valuterà l'offerta della diocesi di dirigere l’Ufficio missionario diocesano: “Se assumere quell’incarico comporta l’abbandono dell’esperienza di accoglienza dei migranti mi sembra un po’ problematico. È vero che l’accoglienza ti mette in contatto con un mondo vasto, l’Africa soprattutto, però sono due aspetti pastorali assai diversi: le missioni e l’accoglienza, pur avendo delle connessioni fra loro non sono esattamente la stessa cosa. Comunque rimango in ogni caso sempre disponibile a dare un contributo“.