Ancora campi rom. La notizia della morte a Milano di Cecilia De Astis, travolta da un auto guidata da giovanissimi nomadi, la conosciamo tutti. L’annuncio è rimbalzato in ogni angolo della Nazione agitando le acque nei giorni di Ferragosto. Ma la situazione dei campi nomadi in Italia continua a rimanere un grande insoluto e ciclicamente torna a occupare i media nazionali. Questa volta a seguito della denuncia del consigliere comunale capitolino della Lega, Fabrizio Santori, andiamo a Roma. Sui suoi profili social, l’esponente leghista, ha evidenziato la situazione dell’insediamento di via Salviati definendolo una «discarica a cielo aperto». E le foto, pubblicate, sembrano dargli ragione.
Nella nota vediamo le immagini che «documentano in maniera inequivocabile la situazione del campo nomadi di via Salviati», prosegue Santori, «che rappresenta l’ennesima vergogna della Capitale. Cumuli di rifiuti, degrado, insicurezza e totale abbandono a pochi passi dalle abitazioni dei cittadini romani che ogni giorno devono subire questo scempio». Il leghista insiste mettendo nel mirino «le istituzioni» che ogni anno spendono «milioni di euro per la gestione dei campi, per i progetti di inclusione e per il trasporto scolastico dei minori rom, ma il risultato è sotto gli occhi di tutti: degrado permanente, insediamenti mai superati e cittadini onesti che continuano a pagare il prezzo di politiche fallimentari».
Milano, investita e uccisa dai baby rom: divieto di espatrio per i tre minori
Il giudice minorile di Milano ha disposto "il trasferimento di espatrio dal territorio nazionale" dei tre mino...Sempre ieri, oltre alla denuncia del consigliere romano, è arrivato il blitz dei carabinieri della Capitale in via Candoni all’interno di un altro insediamento di nomadi. I controlli hanno portato all’identificazione di 292 persone. Le forze dell’ordine, con l’ausilio dei colleghi dell’ottavo Reggimento Lazio, si sono recati nel campo per verificare eventuali forme di degrado e per censire gli individui presenti, come da indicazioni del prefetto di Roma Lamberto Giannini. Le verifiche sono state effettuate nelle aree perimetrali e interne dello stanziamento. Anche i mezzi parcheggiati, 37 in totale, sono stati verificati. In uno dei locali ispezionati ritrovati 11 coltelli da macellaio di provenienza sconosciuta. Delle 292 persone identificate, tutte di etnia rom e bosniaca, 115 erano minori, mentre 95 quelle con precedenti penali.