Emanuela Orlandi, la verità di Sabrina Minardi: "Consegnata a un sacerdote su ordine di Marcinkus"

di Claudio Brigliadorigiovedì 11 settembre 2025
Emanuela Orlandi, la verità di Sabrina Minardi: "Consegnata a un sacerdote su ordine di Marcinkus"

(Raiplay Chi l'ha visto?)

3' di lettura

La verità su Emanuela Orlandi. O perlomeno, la verità secondo la versione di Sabrina Minardi, che venne ascoltata da Giovanna Petrocca, vice-dirigente della squadra mobile della Questura di Roma dal 2007 al 2009.

Petrocca è stata sentita oggi nel corso di un'audizione davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa della stessa cittadina vaticana e di Mirella Gregori, che a parte un'introduzione, si svolge in modalità segreta. "Abbiamo cercato per tantissimo tempo di trovare tracce della Minardi, poi siamo riusciti a sapere che era in una comunità nei pressi di Salerno, e quindi siamo andati per sentirla", ha raccontato Petrocca che aveva chiesto di essere sentita davanti all'organismo parlamentare. "Sabrina Minardi non ci aspettava, non è stata lei a chiedere un incontro, non sapeva che noi saremmo andati a sentirla, di conseguenza l'abbiamo colta di sorpresa - ha riferito Petrocca -. Noi chiedemmo semplicemente se lei, nel periodo in cui aveva la sua storia con De Pedis (Enrico De Pedis, il Renatino celebre boss della Banda della Magliana ucciso in un agguato a Roma nel 1990, ndr), avesse sentito qualcosa sul sequestro Orlandi. La nostra sorpresa è stata grande quando lei - dopo essersi rassicurata che sarebbe stato un colloquio informale - ha dichiarato che non solo conosceva la vicenda Orlandi, ma che lei stessa era stata partecipe di questo rapimento in quanto era stata incaricata da parte di De Pedis di spostare la ragazza da una macchina all'altra e poi da una zona di Roma all'altra in una determinata circostanza".

"Tutte le dichiarazioni di Sabrina Minardi sono da attribuire a una persona con una fragilità psicologica evidente", ha precisato aggiungendo: "Abbiamo trovato (nel 2008 ndr) una donna in condizioni di salute pessime, molto fragile quindi le dichiarazioni della Minardi non sono tutte da prendere per oro colato però ci sono delle cose", ha osservato Petrocca. Minardi, ha ricordato ancora l'ex vice-dirigente della squadra mobile, "dichiarò che un giorno era stata incaricata da De Pedis, che all'epoca era latitante, di portarsi in questo posto al Gianicolo dove si sarebbero incontrati e poi, secondo il suo racconto, sarebbe arrivato De Pedis con il suo autista e, dopo poco, sopraggiunse una Renault 5 guidata da una signora che lei conosceva, che portava una ragazza che venne fatta salire a bordo di un Bmw con cui era giunto De Pedis con l'autista e che lei avrebbe portato poi nella via delle mille curve (viale delle Mure aurelie, ndr) e l'avrebbe consegnata a un sacerdote che l'attendeva con un Mercedes scuro".

"In particolare - ha ricordato poi Petrocca - Minardi ha dichiarato che riteneva che questo 'sequestro' fosse stato ordinato a De Pedis dal cardinal Marcinkus, che all'epoca era presidente dello Ior". L'audizione è poi proseguita in modalità segreta. Prima di interrompere il collegamento a proposito di Minardi, il presidente della Commissione di inchiesta Andrea De Priamo ha voluto sottolineare: "Quando Sabrina Minardi è venuta a mancare c'è stato anche qualcuno che ha polemizzato sulla mancata audizione (in Commissione ndr). Voglio precisare che tutta questa Commissione lavora molto seriamente e non aveva escluso l'audizione di Minardi, ma sarebbe stata possibile solo all'esito di un attento lavoro di studio della documentazione e anche della verifica dello stato di salute".