Libero logo

Flotilla getta la maschera: "Rifiutiamo la mediazione, vogliamo rompere l'assedio"

di Caterina Spinelligiovedì 25 settembre 2025
Flotilla getta la maschera: "Rifiutiamo la mediazione, vogliamo rompere l'assedio"

2' di lettura

La Global Sumud Flotilla rifiuta la proposta di Giorgia Meloni: nessun aiuto da consegnare a Cipro. Gli attivisti dicono no all'idea formulata ieri dalla premier e oggi dal ministro Guido Crosetto di consegnare gli aiuti a Cipro, per poi farli arrivare a Gaza con il coinvolgimento del patriarcato latino di Gerusalemme. La delegazione italiana del Global Movement to Gaza, a nome del Comitato direttivo della Global Sumud Flotilla, spiega che "la nostra missione rimane fedele al suo obiettivo originario di rompere l'assedio illegale e consegnare gli aiuti umanitari alla popolazione assediata di Gaza, vittima di genocidio e pulizia etnica. Qualsiasi attacco od ostruzione alla missione costituirebbe una grave violazione del diritto internazionale e un atto di sfida all'ordinanza provvisoria della Corte internazionale di giustizia che impone a Israele di facilitare gli aiuti umanitari verso Gaza".

Per questo "continuiamo a chiedere al Governo una risposta netta, severa e seria, in linea con il diritto internazionale". La delegazione italiana insiste nel dire che solo oggi "gli attacchi israeliani a Gaza hanno già ucciso un totale di 30 persone. Il recente bombardamento di una abitazione familiare ha ucciso 11 persone tra cui anche bambini. Questa cifra è destinata a salire a fronte delle ultime incursioni dell'esercito israeliano in corso nel campo profughi centrale di Bureij e nel quartiere di Tal al-Hawa, a Gaza City. Dal 7 ottobre 2023 Israele ha ucciso almeno 65.419 persone e ne ha ferite 167.160. Si ritiene che migliaia di altre siano sepolte sotto le macerie". 

...

La stessa presidente del Consiglio aveva però frenato l'operazione umanitaria ricordando che si tratta di un'iniziativa "gratuita, pericolosa e irresponsabile". Il motivo è chiaro: "Non c’è bisogno di rischiare la propria incolumità di infilarsi in un teatro di guerra per consegnare aiuti a Gaza che il governo italiano avrebbe potuto consegnare in poche ore".