In termine tecnico si chiama “deblistering”. Per noi comuni mortali è più semplicemente il confezionamento personalizzato dei farmaci. Una pratica in uso in molti Paesi europei Regno Unito, Germania, Francia -, ma non in Italia, con l’eccezione della Lombardia, che con una circolare era stata la prima regione a dettare le linee guida del servizio di competenza delle farmacie già nel 2022.
L’avanguardia lombarda fin qui era rimasta quasi un unicum (hanno legiferato in materia anche Veneto, Umbria e Toscana) e perlopiù relegata alla gestione delle Rsa. Lo scorso 2 settembre, però, il Consiglio di Stato con una sentenza che promette di fare storia, ha accolto il ricorso di una farmacia piemontese di Moncalieri che si era vista bloccare il servizio dall’Asl Torino 5 e stabilito non solo che il deblistering è una pratica lecita, ma soprattutto che le linee guida emesse da Regione Lombardia possono essere seguite anche dalle altre regioni in assenza di norme specifiche.
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Sempre più lanciata. Sempre più scatenata contro Israele. Sempre pronta a sostenere proposte quantomeno am...Ma cosa s’intende per deblistering e perché può essere una buona pratica da applicare? Secondo statistiche recenti in Italia 9 milioni di persone assumono almeno 5 compresse al giorno e quasi 3 milioni ne ingeriscono 10. Di questi circa il 50% non aderisce correttamente alla terapia, sbagliando a prendere le pastiglie, dimenticandosene o non rispettando l’orario dell’assunzione. Con la conseguenza da un lato di riacutizzare le malattie aumentando il numero di accessi nei Pronto Soccorso e i ricoveri in ospedale; dall’altro di aumentare la spesa del Servizio sanitario nazionale, che solo per questi problemi è stimata in circa 19 miliardi all’anno. Ecco allora che aderire in maniera corretta alla terapia diventa importante. Ed è quiche entra in gioco il deblistering.
In sostanza le farmacie che aderiscono a questo protocollo preparano buste personalizzate ai pazienti, che contengono le dosi giornaliere delle medicine da prendere. Con tutti i benefici che non è difficile immaginare. Come detto far passare questi principi non è stato semplicissimo, almeno fino alla pubblicazione della sentenza. Capofila della rivoluzione che ha portato a questo risultato è Alessandro Iadecola, Ceo dell’azienda Remedio Semplifarma: «Si tratta di una battaglia che noi abbiamo avviato a partire dal 2018, con un obiettivo preciso: innovare il Servizio Sanitario Nazionale puntando sull’aderenza terapeutica come leva di efficienza e tutela della salute pubblica.
L’attività di deblistering prosegue il Ceo- che noi da sempre promuoviamo attraverso un sofisticato sistema automatizzato di riconfezionamento dei farmaci che viene personalizzato in base alle esigenze specifiche di ogni paziente, migliora di fatto la gestione delle terapie per i pazienti politrattati, favorisce l’aderenza terapeutica alle cure soprattutto nei pazienti cronici, anziani e nelle Rsa, genera valore per farmacie e nel Sistema Sanitario Nazionale perché la riduzione di errori nell’assunzione dei farmaci può portare a una contrazione della spesa sanitaria pubblica, evitando la dispersione di farmaci acquistati, ma non utilizzati». E non è finita qui, perché secondo Iadecola «il riconoscimento del deblistering come parte integrante della Farmacia dei Servizi apre anche la prospettiva che, in futuro, questa attività possa essere sostenuta e rimborsata dal servizio sanitario nazionale, al pari di altri servizi già previsti».
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Donald Trump ha annunciato nuovi dazi fino al 100% sui farmaci, che riguarderanno anche camion e mobili prodotti al di f...Il valore positivo della sentenza è sottolineato anche da Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia: «Il deblistering è una grande opportunità per i cittadini, non solo per quelli che sono nelle case di cura. Penso ad esempio agli anziani che vivono a casa e sono meno seguiti, ma questa pratica in futuro potrebbe riguardare tutti i pazienti anche i bambini, per esempio nell’aiutare i genitori a preparare la quantità esatta di sciroppi e medicine da somministrare ai figli». Secondo Annarosa Racca, poi, «la pratica del deblistering», al momento concentrata soprattutto in Lombardia «è in continua crescita e certamente la sentenza del Consiglio di Stato potrà dare una mano alla sua diffusione. Si tratta di uno dei tanti servizi che le farmacie danno ai cittadini».