Filippo Turetta, condannato in primo grado all'ergastolo per l'omicidio dell'ex fidanzata, la studentessa di 22 anni Giulia Cecchettin, rinuncia all'appello. Lo ha comunicato lui stesso in una lettera indirizzata ai quattro uffici giudiziari di Venezia interessati al caso: la procura Generale, quella ordinaria, la Corte d’assise, che lo scorso anno l’ha condannato all’ergastolo, e quella d’appello dove il 14 novembre dovrebbe iniziare il processo di secondo grado. Nella missiva, il giovane avrebbe parlato di "sincero pentimento", dicendo di voler dimostrare che non sta cercando sconti di pena.
L'omicidio risale all’11 novembre di due anni fa, quando il ragazzo uccise la giovane con 75 coltellate. Nel ricorso presentato dai legali di Turetta dopo la sentenza di primo grado, si contestava soprattutto la presenza della premeditazione. Secondo i giudici della Corte d’Assise, il giovane padovano avrebbe studiato nei dettagli il delitto. Prima dell'omicidio aveva stilato una lista di cose da fare con l’idea di uccidere la sua ex prima dell’incontro poi finito in tragedia.
PIPPO
Chi è il detenuto che lo scorso agosto (la notizia è emersa soltanto alcuni giorni dopo) ha sferrato un pu...L'ipotesi, adesso, è che Turetta abbia cambiato idea per via del clima creatosi intorno a lui, a partire dall'aggressione subita in carcere da parte di un detenuto, a cui si sono aggiunte anche le minacce e la pressione mediatica. Tra l'altro il padre della vittima, Gino Cecchettin, non ha voluto accogliere per ora la sua istanza di giustizia riparativa, un percorso di espiazione della pena che prevede il coinvolgimento diretto delle parti, Turetta e i familiari di Giulia, finalizzato alla compensazione del danno causato. "Non è il momento di parlarne, soprattutto a ridosso del processo d’appello e senza che ci siano state né le scuse né la richiesta di perdono, mi sembra strumentale", aveva detto Cecchettin.
A impugnare la sentenza di primo grado, però, non era stato solo Turetta, ma anche la Procura di Venezia, che aveva chiesto il riconoscimento delle aggravanti della crudeltà e dello stalking. Il nuovo processo, quindi, inizierà probabilmente solo su questa base.