Sempre tempo di previsioni, soprattutto la domenica, con l'approssimarsi di una nuova settimana. Dopo un inizio d’autunno senza particolari scossoni, l’Italia continua ad essere caratterizzata da un clima che rispecchia in pieno la stagione: piogge frequenti ma non estreme, temperature generalmente gradevoli e nessun evento meteorologico fuori scala. Ma cosa ci aspetta da qui a fine mese? Le più recenti tendenze meteo a lungo termine delineano un novembre 2025 nel segno della normalità autunnale, sebbene con un leggero scarto termico verso l’alto, coerente con la tendenza imposta dal riscaldamento globale (in particolare, temperature elevate e sopra la media la settimana che inizierà lunedì 3 novembre).
Secondo le proiezioni elaborate e rilanciate dal colonnello Mario Giuliacci sul suo sito personale, novembre sarà dinamico, con un’alternanza tra fasi asciutte e periodi più instabili. Non ci si attende dunque un clima monotono: l’autunno mostrerà la sua variabilità più autentica, con passaggi perturbati seguiti da momenti di calma e cieli sereni.
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Durante alcune fasi, l’alta pressione tornerà a impadronirsi della Penisola, regalando giornate stabili, nebbiose e con temperature sopra la media. In questi momenti, specie nelle grandi città, la qualità dell’aria potrebbe peggiorare per via dello scarso ricambio atmosferico. Periodi di tempo tranquillo e mite sono attesi indicativamente tra il 4 e il 10 novembre, e poi di nuovo tra il 17 e il 23 novembre, quando le piogge lasceranno spazio a un clima più statico.
Meteo, Mario Giuliacci: arriva "l'estate di San Martino", clamoroso ribaltone
Ribaltone meteo in arrivo. È prevista per la prossima settimana l'alta pressione. Una condizione - spieg...Tuttavia, tra queste parentesi anticicloniche, l’autunno tornerà a farsi sentire con il passaggio di alcune perturbazioni atlantiche. Le giornate comprese tra l’11 e il 16 novembre e l’ultima parte del mese dovrebbero infatti essere più dinamiche e piovose, con un abbassamento delle temperature ma senza tracce d’inverno anticipato. Le eventuali nevicate, infatti, resteranno confinate alle quote più alte delle montagne, senza scendere a livelli più bassi.




