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Borseggiatrice arrestata. Incinta, ma resta in cella

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sabato 8 novembre 2025
Borseggiatrice arrestata. Incinta, ma resta in cella

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Non basta più commettere reati con il pancione per evitare il carcere. In base alle nuove norme restrittive volute dalla maggioranza di governo- e in particolare dalla Lega - ed entrate in vigore, ieri per una 24enne di origine slava con un curriculum da borseggiatrice si sono aperte le porte del carcere- nonostante fosse incinta - in seguito a un ordine di custodia cautelare emesso dalla procura di Venezia, che da tempo indaga sui borseggi nella città lagunare e cerca di arginare un fenomeno ormai dilagante. Quello che riguarda la giovane slava fa parte di uno dei 23 provvedimenti restrittivi emessi dalla magistratura in seguito all’indagine dei carabinieri di Venezia che hanno raccolto una serie di elementi inequivocabili sugli indagati e del loro agire tra le calli ai danni di turisti.

Comprensibile dunque l’esultanza del leader leghista nonché vicepremier Matteo Salvini, che in un post sui social ha scritto: «Grazie al decreto sicurezza voluto dalla Lega. Bene così!». Come inevitabile è stata la risposta piccata dell’opposizione, con Sandro Ruotolo (Pd) che punta il dito contro il leader del Carroccio: «Si vanta sui social di aver mandato in carcere una borseggiatrice incinta... Sa che esistono le misure alternative alla detenzione, previste proprio per tutelare la maternità e i diritti dei minori? Che futuro avranno quei bambini?». Ma la Lega tira dritto e ha già depositato una proposta per procedere d’ufficio in tutti i casi di furto con destrezza.