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Certificati di malattia, cambia tutto: a cosa fare attenzione

mercoledì 17 dicembre 2025
Certificati di malattia, cambia tutto: a cosa fare attenzione

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Da metà dicembre 2025, grazie al DDL semplificazioni pubblicato in Gazzetta Ufficiale, i medici di famiglia potranno rilasciare certificati di malattia tramite televisita, equiparandoli a quelli tradizionali (articolo 58). Questa norma mira a ridurre la burocrazia, eliminando l'obbligo di visita in presenza o a domicilio.La novità giunge in un contesto di forte pressione: nel primo semestre 2025, l'Inps ha registrato 16,5 milioni di certificati (+5% sul 2024), con il 76% dal settore privato.

Tuttavia, la telecertificazione non è immediatamente operativa: richiede un Accordo in Conferenza Stato-Regioni per definire criteri, casi e modalità. Senza tale intesa, l'applicazione resta sospesa.La Fimmg accoglie positivamente la misura come alleggerimento burocratico, sottolineando che la responsabilità del medico rimane invariata e la lotta ai certificati falsi continua, anche da remoto. L'esperienza pandemica ha dimostrato il potenziale della telemedicina, purché regolata in modo uniforme e sostenibile.

Parallelamente, calano le verifiche: nel primo trimestre 2025, circa 223 mila visite fiscali (-3% sull'anno precedente), con un forte calo nel privato (-11,4%) e lieve aumento nel pubblico (+7,9%). Il rapporto controlli/certificati diminuisce, alimentando il dibattito su strumenti più efficaci.Un'altra innovazione (articolo 62) riguarda le ricette per pazienti cronici: validità fino a 12 mesi, con decreto attuativo entro 90 giorni; il medico indicherà posologia e confezioni, mantenendo facoltà di modifica.Nel complesso, la riforma bilancia semplificazione e controlli, promuovendo una telemedicina strutturata con piattaforme affidabili e protocolli condivisi, superando sospetti culturali.