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Famiglia nel bosco, "i bimbi e i cucchiaini di plastica": la foto che cambia tutto

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sabato 27 dicembre 2025
Famiglia nel bosco, "i bimbi e i cucchiaini di plastica": la foto che cambia tutto

2' di lettura

Una foto, un gelato e dei cucchiaini di plastica. Sono questi i nuovi elementi portati dai legali della famiglia nel bosco nel tentativo di modificare l’ordinanza del Tribunale per i minorenni dell’Aquila che, lo scorso novembre, ha sospeso la responsabilità genitoriale di Catherine Birmingham e Nathan Trevallion e disposto l’allontanamento dei tre figli minori in una struttura protetta.

Lo scorso 24 dicembre, gli avvocati Marco Femminella e Danila Solina hanno presentato una nuova istanza al giudice, allegando una serie di fotografie che mostrano i bambini – due gemelli di sei anni e una bambina di otto – impegnati in attività quotidiane come fare la spesa o giocare al centro commerciale. Tra queste immagini, una in particolare cattura i minori mentre mangiano un gelato con i cucchiaini di plastica.

Secondo i legali, la foto smentirebbe la presunta ritrosia della mamma a far utilizzare oggetti in plastica ai figli. Una posizione che, secondo la precedente ordinanza, aveva influito anche durante il ricovero ospedaliero della famiglia dopo l’intossicazione da funghi, quando Catherine aveva rifiutato l’utilizzo di un sondino naso-gastrico proprio perché in plastica.

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Nella stessa istanza, gli avvocati hanno evidenziato anche le frizioni tra Catherine e l’assistente sociale assegnata al caso, ritenute dalla difesa responsabili di una «mancanza di collaborazione» o di una «chiusura ideologica» riportata dai giudici nel rigetto del precedente ricorso della famiglia.

La vicenda della famiglia del bosco ha catturato l’attenzione mediatica fin dallo scorso novembre, quando il Tribunale ha disposto l’allontanamento dei tre figli. Nathan e Catherine, che vivevano con i bambini in un rudere immerso nel bosco di Palmoli, hanno da allora potuto vedere i figli solo in incontri a tempo limitato, regolati dalla struttura protetta di Vasto. Il Natale scorso, ad esempio, il padre ha potuto trascorrere con i bambini appena due ore e mezza, prima di consumare il pranzo da solo.

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Intanto, la famiglia continua a ricevere sostegno e iniziative di vicinanza sul territorio: è previsto un presidio pacifico davanti alla loro casa il 2 gennaio, con la partecipazione di persone provenienti dall’Italia e dall’estero, a sostegno della richiesta di ricongiungimento familiare.

Gli avvocati sperano che le fotografie e la nuova documentazione possano influenzare l’orientamento del tribunale, dimostrando che i bambini vivono situazioni quotidiane sicure e che la gestione della famiglia non presenta i rischi evidenziati in precedenza. La speranza è quella di riunire finalmente la famiglia, interrompendo mesi di separazione e ridando normalità alla vita dei bambini.