ll Capodanno resta uno degli appuntamenti più sentiti dell’anno, anche se il modo di celebrarlo rispecchia un clima di maggiore prudenza nelle spese. La maggioranza sceglierà di trascorrere la notte di San Silvestro in casa, in famiglia o con amici, confermando il cenone domestico come opzione preferita. Una scelta dettata sia dal desiderio di convivialità sia dalla necessità di contenere i costi. Non mancano però coloro che opteranno per ristoranti, veglioni organizzati o feste in piazza, soprattutto nelle grandi città e nelle mete turistiche più gettonate. Roma, Milano, Napoli, Firenze e Venezia si confermano tra le destinazioni più frequentate, grazie a concerti, eventi pubblici e spettacoli per il brindisi di mezzanotte. Sul fronte della spesa, il cenone di Capodanno muoverà complessivamente circa 2 miliardi di euro. La spesa media si attesta intorno ai 50 euro a persona, in lieve calo rispetto agli anni precedenti. Un segnale chiaro di come le famiglie stiano cercando di mantenere vive le tradizioni senza però eccedere, privilegiando menu più semplici o condividendo i costi tra più invitati.
A sedersi a tavola saranno oltre 28 milioni di italiani, con una partecipazione più elevata nel Sud e nelle Isole, dove il cenone conserva un forte valore simbolico e familiare. Le differenze emergono anche per età e area geografica: spendono di più le fasce adulte, mentre i più giovani tendono a contenere il budget, spesso alternando la cena in casa a un’uscita serale. Accanto a chi resta a casa, cresce anche il numero di italiani che sceglie di viaggiare, approfittando delle festività per una breve vacanza. Montagna, città d’arte e località turistiche italiane restano le mete preferite, con soggiorni brevi e spese calibrate. Il quadro che emerge è quello di un Paese che non rinuncia a festeggiare, ma lo fa con maggiore attenzione. Il Capodanno degli italiani sarà ancora una volta all’insegna del brindisi e della convivialità, tra tavole imbandite, piazze affollate e fuochi d’artificio, ma con una parola d’ordine sempre più chiara: celebrare sì, spendendo il giusto.
Manca ormai pochissimo al Capodanno e gli italiani si preparano a salutare il nuovo anno tra festeggiamenti, brindisi e tradizione, ma con un occhio sempre più attento al portafoglio. Nonostante il desiderio di festa rimanga forte, il modo di celebrare la notte di San Silvestro riflette una maggiore prudenza nei consumi, dettata sia dall’andamento dei prezzi sia da una nuova sensibilità verso spese più equilibrate. Il cenone domestico si conferma l’opzione preferita per la maggioranza: la tavola di casa, imbandita con piatti tradizionali, resta il cuore dei festeggiamenti. Famiglie e gruppi di amici preferiscono organizzare cene conviviali tra persone care, scegliendo menu più semplici o suddividendo i costi tra più invitati. Questa scelta, oltre a contenere la spesa, consente di vivere un Capodanno più intimo e personale, senza rinunciare alla tradizione e ai rituali legati alla mezzanotte, come il brindisi con le lenticchie portafortuna o i fuochi d’artificio. Non mancano però gli italiani che sceglieranno di uscire: ristoranti, veglioni organizzati e feste in piazza rappresentano un’alternativa particolarmente diffusa nelle grandi città e nelle località turistiche più frequentate. Roma, Milano, Napoli, Firenze e Venezia confermano la loro attrattiva, grazie a concerti, spettacoli pubblici e eventi speciali pensati per accompagnare il conto alla rovescia verso il nuovo anno. Qui la festa si fa più vivace, con un mix di tradizione e intrattenimento pensato per giovani e famiglie. Sul fronte economico, le stime indicano che il cenone di Capodanno muoverà complessivamente circa 2 miliardi di euro, con una spesa media di circa 50 euro a persona, in lieve calo rispetto agli anni passati. Un dato che evidenzia come le famiglie stiano cercando di mantenere vive le tradizioni senza eccedere, privilegiando piatti più semplici o condividendo le spese con amici e parenti. La prudenza economica non significa rinunciare alla qualità o al gusto: il menu resta ricco di simboli e sapori, dalla carne al pesce, dai dolci tipici alle ricette regionali che caratterizzano ogni tavola italiana.
A sedersi a tavola saranno oltre 28 milioni di italiani, con una partecipazione più alta nel Sud e nelle Isole, dove il cenone conserva un forte valore simbolico e familiare. Differenze significative emergono anche in base all’età: le fasce adulte sono disposte a spendere di più, mentre i più giovani tendono a contenere il budget, spesso alternando la cena in casa a una serata fuori con amici o a brevi viaggi nelle città d’arte o in montagna.
Accanto al cenone domestico, cresce il numero di italiani che sceglie di viaggiare durante le festività. Brevi soggiorni, spesso di due o tre notti, in località turistiche o in città d’arte, consentono di coniugare relax e svago con spese calibrate. La montagna, le terme e le mete culturali restano tra le preferite, seguite da mete più esclusive per chi vuole concedersi un Capodanno “fuori casa” senza rinunciare a sicurezza e comfort.
Il quadro che emerge è quello di un Paese che non rinuncia a festeggiare, ma lo fa con consapevolezza. Il Capodanno degli italiani sarà ancora una volta all’insegna del brindisi, della convivialità e dei rituali tradizionali, dalle lenticchie portafortuna al cotechino, passando per panettone e dolci tipici. Le piazze, le case e le località turistiche torneranno a colorarsi di luci, fuochi d’artificio e musica, mentre la parola d’ordine rimane chiara: celebrare sì, ma spendendo il giusto, tra gusto, tradizione e prudenza economica.
In definitiva, il Capodanno 2026 si conferma un momento di equilibrio tra festa e sobrietà, tra voglia di ritrovarsi e necessità di pianificare. Gli italiani dimostrano così di saper coniugare allegria e attenzione al bilancio familiare, mantenendo vive le tradizioni senza dimenticare l’importanza della gestione delle risorse, in un anno che si chiude all’insegna della responsabilità e del piacere condiviso.




