"Dall'autopsia non sono emersi elementi conoscitivi immediati": il procuratore della Repubblica di Campobasso, Nicola D'Angelo, lo ha detto al termine dell'accertamento irripetibile durato circa sette ore e svolto all'obitorio dell'ospedale Cardarelli sui corpi di Sara Di Vita, 15 anni, e della madre Antonella Di Ielsi, 50 anni, morte tra il 27 e il 28 dicembre dopo una gravissima intossicazione alimentare.
Il procuratore ha ribadito che per chiarire le cause dei decessi sarà necessario attendere gli esiti degli esami chimici e tossicologici, che richiederanno tempi tecnici più lunghi. L'inchiesta, coordinata dalla Procura e affidata alla Squadra Mobile di Campobasso, prosegue dunque senza escludere alcuna ipotesi. Nel fascicolo risultano iscritti cinque medici come atto dovuto, in relazione alle ipotesi di omicidio colposo plurimo, lesioni personali colpose e responsabilità sanitaria, in vista degli accertamenti tecnici non ripetibili. La Procura mantiene il massimo riserbo sugli sviluppi dell'indagine, in attesa dei risultati scientifici.
Molise, mamma e figlia morte intossicate? Non solo il pesce, l'altro cibo sospettato
Per la morte di Sara Di Vita, 15 anni, e della mamma, Antonella Di Ielsi, 50 anni, è finito sotto accusa il cibo ..."Al momento è possibile parlare in termini generici di una tossinfezione di natura alimentare", ha riferito l'anatomopatologo Marco Di Paolo, consulente della difesa e della famiglia Di Vita. Secondo quanto spiegato dall'esperto, si tratterebbe di due persone sane, decedute in seguito a un evento compatibile con qualcosa di ingerito, ma allo stato non è possibile individuare quale sostanza o alimento possa aver causato la tossinfezione. "Non si può dire di che cosa si tratti - ha proseguito - e non è possibile escludere alcuna ipotesi".




