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Ancora un decesso nelle carceri laziali

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Giovedì pomeriggio trovato morto un detenuto sieropositivo, stroncato da un infarto. Salgono a sette i morti in questo 2010

Roberto Amaglio
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Salgono a sette i morti della disperazione nei carceri laziali in questi primi sette mesi del 2010. Giovedì pomeriggio, infatti, si è registrato l'ennesimo decesso, questa volta nella struttura di Frosinone. A perdere la vita per un arresto cardiaco è stato Mauro M., un detenuto della sezione per tossicodipendenti del carcere di Frosinone che è stato poi trovato morto nella sua cella intorno alle ore 17. "E' il secondo decesso per malattia che si verifica, dall'inizio dell'anno, a Frosinone – si legge nella nota del garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni –. Il 20 maggio scorso era morto per un attacco di cuore, fra le braccia del fratello con cui divideva la cella, un uomo di 32 anni. Lo scorso 28 luglio, invece, gli agenti di polizia penitenziaria e i detenuti avevano salvato un recluso romeno che aveva tentato di suicidarsi". Da segnalare che se questo è il secondo caso di morte per malattia, altri due detenuti si erano tolti la vita. "Probabilmente la morte per cause naturali di quest'uomo non farà gridare allo scandalo contro il sovraffollamento e le precarie condizioni di vita nelle carceri italiane- ha continuato il Garante dei detenuti –,  ma per l'ennesima volta invito tutti quanti a chiedersi se fosse davvero il carcere, e non una struttura esterna adeguata, la soluzione migliore per una persona in quelle condizioni di salute". A Frosinone, infatti, sono detenuti oltre 500 persone, quasi il 50% in più della portata massima della struttura, fissata a 325.

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