Cerca
Logo
Cerca
+

Pari opportunità: doppia preferenza in Regioni al centro convegno 'Noi Rete Donne'

default_image

AdnKronos
  • a
  • a
  • a

Roma, 13 gen. (Labitalia) - Il punto sulla riforma costituzionale, sulle leggi elettorali, sulla doppia preferenza e, soprattutto, sulla presenza femminile nei luoghi decisionali. E' quello che si prefigge il convegno dal titolo 'Democrazia paritaria in Italia e in Europa', in programma nella sede del Parlamento europeo, a Roma (Sala delle Bandiere - via IV Novembre 149), mercoledì 15 dalle 14,30 alle 17,30. A organizzare l'appuntamento 'Noi Rete Donne', rete di associazioni femminili impegnata anche sulla promozione della doppia preferenza di genere nelle elezioni amministrative. Molti i temi che saranno affrontati nel convegno: le iniziative delle Regioni per garantire la rappresentanza delle donne nei consigli e nelle giunte, l'analisi delle norme vigenti delle leggi elettorali, le strategie da attivare per garantire la parità tra i generi per le nomine monocratiche. Sullo sfondo ci sono alcuni “nodi politici sui quali occorre confrontarsi senza remore - spiega Daniela Carlà, fondatrice e animatrice della rete insieme a Marisa Rodano - interrogandoci se con la loro presenza nelle istituzioni e nei luoghi decisionali le donne sono riuscite sempre ad essere veicolo di cambiamento, di buona pratiche, di trasparenza, a garantire la legalità, o se, invece, logiche di conservazione del potere hanno condizionato la scelta favorendo spesso la cooptazione di donne propense a mantenere lo status quo". "Lo stesso Papa Francesco di recente ha sostenuto la necessità di associare le donne nei processi decisionali per i valori di cui sono portatrici, ma ci chiediamo se è sempre vero e come far sì che la loro presenza modifichi in positivo i meccanismi di selezione della classe dirigente. 'Noi Rete Donne', che ha coordinato per molti anni l'Accordo per la Democrazia Paritaria riunendo oltre 60 associazioni e sostenendo il lavoro trasversale delle parlamentari per gli importanti traguardi già raggiunti, ritiene ora necessario fare il punto, valutare le misure adottate, costruire un laboratorio per definire strategie più articolate”. Marilisa D'Amico, professore ordinario di Diritto costituzionale presso l'Università degli studi di Milano, osserva: “Negli ultimi anni sono stati numerosi gli interventi normativi nelle leggi elettorali sia statali che regionali che hanno introdotto meccanismi per promuovere l'equilibrio di genere nelle istituzioni rappresentative. In particolare, la doppia preferenza di genere, prevista da alcune leggi regionali, è stata positivamente valutata anche in una importante decisione della Corte costituzionale (sent. n. 4 del 2010)". "Occorre però ragionare sull'efficacia di tali strumenti, che in molti casi sono stati aggirati nell'applicazione concreta, non garantendo i risultati sperati. Infine, occorre anche riflettere sulla ‘qualità' delle rappresentanti: non sempre a un maggior numero di donne è corrisposto un effettivo cambiamento dei contenuti della politica, tale da incidere in modo generale sulla vita di tutte”, conclude D'Amico. Mercoledì a Roma Daniela Carlà e Marisa Rodano coordineranno gli interventi, a partire dall'introduzione di Marilisa D'Amico (che è anche prorettrice Università statale Milano). Seguiranno i contributi di Agnese Canevari ('Noi Rete Donne'), Patrizia del Giudice (presidente commissione Pari Opportunità Puglia), Francesca Fantato (Associazione Noi Donne2005 Sardegna), Laura Onofri (commissione Pari Opportunità Piemonte), Lorena Saracino (giornalista e presidente CoReCom Puglia), Flora Sculco (consigliera regionale Calabria), Magda Terrevoli (presidente Cug Regione Puglia), Alessandra Volpe (avvocata consigliera Ordine avvocati di Genova). È prevista la partecipazione di Massimo Rubechi (Università di Urbino) in qualità di coordinatore del settore legislativo del Gabinetto ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia. Nel corso del convegno, sarà presentata la ricerca di Maria Lippiello 'Le donne e la politica. Il caso degli Statuti regionali e locali e la doppia preferenza di genere'.

Dai blog