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Cappellacci sull'eolico: "Non ho nulla di cui vergognarmi"

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Il presidente spiega che continuerà a lavorare con rigore

Tatiana Necchi
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«Non ho nulla di cui vergognarmi. Sono stato esposto ad una gogna mediatica, io e la mia giunta fatti oggetto di accuse gravissime come quella che le delibere sulle energie rinnovabili siano frutto di un disegno criminoso, ma la mia azione è stata ed è indirizzata al bene comune ma dalla magistratura non ho ricevuto alcuna contestazione formale. Le accuse nei miei confronti le ho apprese dai media». Lo ha affermato il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellaci, in un Consiglio Regionale convocato su sua richiesta per permettergli di fornire delle comunicazioni sulle accuse di abuso d'ufficio e concorso in corruzione per le quali è stato iscritto nel registro degli indagati della procura di Roma nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti per l'eolico nell'isola. All'inizio della seduta il capogruppo di Comunisti-Sinistra sarda-Rosso Mori, Luciano Uras, ha ribadito la richiesta di aprire un dibattito, come sollecitato dall'opposizione nella conferenza dei capigruppo, ma la presidente dell'Assemblea, Claudia Lombardo ha ribadito che sarà consentito soltanto l'intervento di un rappresentante di ogni gruppo. Cappellacci ha affermato che si è presentato al consiglio sereno e a testa alta. Ha poi spiegato che la sua giunta non ha concesso nessuna autorizzazione per nuovi impianti eolici e nessuna ne concederà in futuro, con eccezione per i casi di autoproduzione. Fatto quest'ultimo che permette di dare risposte alle aziende energivore dell'isola in particolare nel Sulcis-Iglesiente. «Con la normativa dello scorso anno sono stati rimossi i vizi delle precedenti leggi regionali in materia - ha precisato il governatore - Ora è la Regione che deve rilasciare autorizzazioni per nuovi impianti, è stata in buona sostanza ripristinata la legalità. Con le norme del piano casa, inoltre, sono stati vietate le costruzioni di linee elettriche a 600 metri dalla battigia, rispondendo così alle forti preoccupazioni per gli impianti eolici off-shore - conclude - È stata elevata una diga contro la speculazione continueremo a lavorare con rigore, senza nessun condizionamento: le scelte sul futuro energetico dell'Isola saranno fatte in Consiglio Regionale».

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