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Giulio piccona la Merkel: "Subito eurobond"

Il ministro Tremonti al Meeting: "Crisi non è al game over, serve blocco europeo". Via d'uscita? quella che non piace a Berlino

Giulio Bucchi
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La cattedra del Meeting di Rimini per una lezione assoluta, dall'arte alla storia, dalla filosofia all'economia. Tutto come piace a Giulio Tremonti, insomma. Il ministro dell'Economia interviene davanti alla platea di Comunione e Liberazione e per poco più di mezz'ora dice la sua sulla situazione internazionale, sul vento della crisi e su come affrontarlo. L'unico modo per superare la tempesta è un "blocco europeo", spiega Tremonti, perché la crisi "ha una dimensione finora non nota nell'esistente" e "sottovalutata da tanti, troppi governi che l'hanno considerata un ciclo passeggero". A scanso di equivoci, "l'unico modo per investire sul nostro futuro è quello degli eurobond", che la Germania però osteggia perché, di fatto, per Berlino si tratterebbe di garantire di tasca propria o quasi sulla tenuta dell'intera Eurozona. Troppo rischioso per il cancelliere Angela Merkel che oggi appare sempre più la spacca-Ue. "E' difficile dire che la Germania ha perso, ha pagato un prezzo - la pizzica Tremonti -. Forse è stato esattamente il contrario". Quindi il ministro rispolvera la vecchia immagine della crisi come il mostro del videogame, pronto a distruggere tutto: "Non c'è ancora il game over", avverte Tremonti.

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