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Stangata Iva sulla benzina Verde schizza a 1,64 euro

La protesta dei consumatori. Codacons: "Con le accise 79 euro in più all'anno a vettura". Adoc: "Prezzi più alti d'Europa"

Giulio Bucchi
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La stangata sui carburanti legata all'aumento dell'Iva arriva puntuale. Alla polmpa oggi si registrano incrementi di 1,4 centesimi al litro per la benzina, 1,3 per il diesel e 0,5 centesimi per il Gpl. Secondo il Codacons, "gli aggiornamenti dei listini dei carburanti produrranno una maggiore spesa a carico dei cittadini, che a pieno regime sarà pari a +19 euro ad automobile su base annua". Cifra che si somma all'aumento delle accise, pari a 60 euro ad autovettura, per un totale complessivo, su base annua, di 79 euro in più a veicolo". L'altra associazione di consumatori Adoc ricorda che la verde, toccando 1,64 euro al litro, ha "un prezzo maggiore del 12% rispetto alla media europea". Al confine, ricorda il presidente Adoc Carlo Pileri, il risparmio è sensibile: "In Svizzera si spende il 7,8% in meno, in Francia il 5,1% in meno, in Austria la differenza è dell'8,6%, in Slovenia la verde costa il 26% in meno. Solo in Norvegia, Danimarca, Grecia e Olanda il prezzo è maggiore". Anche a causa dell'aumento del prezzo dei carburanti il numero di automobilisti in Italia è in costante calo: "Entro fine anno - aggiunge Pileri - il 10% rinuncerà all'uso della macchina per muoversi". Anche Federconsumatori e Adusbef esprimono preoccupasione per questa "ulteriore ricaduta sulle famiglie" che spinge in alto l'inflazione. Si rischiano "effetti di moltiplicazione" con aumenti "di 0,85 punti in più del tasso di inflazione che significa ulteriore perdita delle famiglie Istat ( 2,5 componenti) di ben 255 euro annui, per una famiglia di tre componenti di 306 euro annui e per una famiglia di quattro persone di 408 euro annui".

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