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Monti e Pisapia, che mazzata: le loro idee ci costano 3150 €

Dopo Monti arriva la "manovra Pisapia". Nel 2012 agli italiani verranno torlti 84 milioni per arricchire Palazzo Marino

Costanza Signorelli
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Se il 2011 è da dimenticare, il 2012 sarà da cancellare per i milanesi. Alla manovra “Salva Italia” firmata dal premier Mario Monti e a quelle firmate da Silvio Berlusconi, che, sommate, porteranno via ad ogni famiglia circa 2500 euro all'anno, va aggiunta la “manovra Pisapia”. Nell'anno che verrà, le casse comunali saranno più ricche di circa 84 milioni di euro, mentre le tasche delle famiglie milanesi più povere di circa 650 euro. Per un totale di 3150 euro. A chiedere sacrifici ai meneghini, dunque, non è soltanto il governo centrale. Anche il sindaco di Milano, infatti, ci è riuscito benissimo, al punto che soltanto il 47% dei milanesi oggi si dice soddisfatto del suo operato, secondo il sondaggio commisionato da Libero e realizzato da Coesis Research su un campione rappresentativo di 406 persone residenti a Milano. Cifra, dunque,  ben lontana da quel 55% che lo ha scelto al ballottaggio e che da lui si aspettava miracoli. Il perché è presto detto: le tasse che c'erano sono aumentate; quelle che non c'erano sono arrivate. Prendiamo l'Irpef, per esempio. La tassa sulle persone fisiche, inesistente con la giunta guidata da Letizia Moratti, si è materializzata con la giunta Pisapia. Nell'anno che sta per finire ha portato nella cassaforte di palazzo Marino 40 milioni di euro. Nel 2012, grazie ad un ritocchino dello 0,2%, ne porterà 45.  C'è poi la tassa sulla spazzatura. Per quest'imposta dall'elegante nome Tarsu si prevede un aumento del 25%. Significa un introito di 50 milioni in più all'anno, che vanno ad aggiungersi ai 200 che normalmente arrivano al palazzo di Pisapia. Altri dieci saranno prelevati da quanti  occupano il suolo pubblico, che pagheranno a seconda della zona in cui si trovano: in centro di più, in periferia di meno. La delibera per i ritocchi sarà discussa agli inizi del nuovo anno. Ma c'è anche l'imposta sugli immobili a pesare, la vecchia Ici che adesso di chiama Imu. Considerando che si pagherà anche sulla prima casa, in base al      numero degli immobili di proprietà e alla rendita catastale, si stima un esborso medio per famiglia pari a 477 euro. Soltanto gli introiti  sulla seconda casa che oggi “valgono” 300 milioni, ne frutteranno 55 in più perché l'imposta che passa dal 5 al 6 per mille. Per arrivare a casa, però, la maggior parte di quanti vivono a Milano utilizza l'automobile. Ed ecco servita l'Ecotassa, anzi Area C (che fa più chic): cinque euro per entrare nella Cerchi dei Bastioni.  E chi una macchina non ce l'ha? S'attacca al tram. Al costo di 1,50 centesimi per ogni corsa. Quanto palazzo Marino stia giovando dell'aumento della tariffa Atm del 50% resta, per ora, un mistero. Di cifre nemmeno l'ombra. Si spera che dal palazzo non arrivi una tassa sulle due ruote a pedali.  di Tiziana Lapelosa

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