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Ignazio La Russa e la Segre al Binario 21, "cosa le ho regalato"

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"Quando entro al Memoriale della Shoah - Binario 21 non sono più la vecchia che sono adesso, sono quella che è entrata qui per essere deportata, non l'ho mai dimenticato". Le parole commosse della senatrice a vita Liliana Segre al suo ingresso nel Memoriale in occasione della visita della Commissione straordinaria intolleranza, razzismo, antisemitismo, istigazione all'odio e alla violenza del Senato, da lei presieduta, non placano le polemiche politiche sul fatto che ad accompagnarla sia il presidente del Senato Ignazio La Russa. "Chiedetelo a lui", ha risposto la Segre ai giornalisti che le chiedono conto delle posizioni di La Russa. 

La seconda carica dello Stato, storico rappresentante di Fratelli d'Italia, ex Movimento SocialeAlleanza Nazionale, nei giorni scorsi aveva raccolto commenti carichi di odio e sprezzo sui social da parte di vari attivisti di sinistra e "anti-fascisti", scandalizzati dalla sua stessa presenza a fianco della Segre. Una volta arrivato al Binario 21 della Stazione Centrale di Milano, uno dei luoghi simbolo del dramma dell'anti-semitismo italiano durante il Ventennio fascista, sui social i contestatori lo hanno accolto con il classico trattamento della sinistra, dandogli del "fascista". 

"Ho visitato lo Yad Vashem e credo che questo faccia bene a tutti e invito tutti a visitare questi luoghi per avere un monito perché questo non possa ripetersi", è la risposta indiretta di La Russa a chi vuole gettare benzina sul fuoco. "Ho ringraziato la senatrice per le emozioni che ci ha regalato - ha sottolineato ancora il presidente del Senato -. L'occasione si deve ripetere il più spesso possibile, soprattutto per gli studenti. Da Fontana e Sala c'è stato un interessamento perché questo sia incentivato". "Alla senatrice Segre - ha proseguito La Russa - ho regalato una targa con l'Articolo 3 della nostra Costituzione. Andate a leggerlo". Tra l'altro, l'Articolo 3 recita che "tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali". 

"Ringrazio la senatrice Segre per questa grande opportunità che ha dato a tutti noi di vivere questa occasione, questo momento, con la passione, col dolore, con la considerazione che cerca di spazzare via quella indifferenza che giustamente lei ha voluto sottolineare nel suo intervento - questo l'intervento integrale del presidente del Senato -. Un’indifferenza aiutata da chi questo tragico destino voleva riservare a coloro che venivano trasportati nei campi di sterminio e che sapevano, che se l’indifferenza fosse crollata, non sarebbero riusciti nel loro intento. Ciò che è avvenuto è stato senza ombra di dubbio il male assoluto, quindi grazie per averci dato questa testimonianza viva che vale più di qualunque altro modo di ricordare quei drammatici eventi. Io mi sono permesso di far preparare una targa che riporta l’articolo 3 della nostra Costituzione di cui tutti dobbiamo essere grati e che dice: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. Credo che la vittoria contro il male parta da queste parole che dobbiamo sempre conservare come un vademecum del dritto cammino e cercare di esserne degni, ogni giorno. Grazie senatrice, grazie veramente di cuore per l’invito che mi ha onorato e che mi ha emozionato".

Insieme alla Segre e a La Russa ci sono anche il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Durante la visita, in forma privata, la delegazione si è fermata davanti al Binario 21, nei sotterranei della stazione, da cui nel '44 partivano i treni per Auschwitz e dalla quale anche Segre venne deportata da ragazzina, a 13 anni, nel campo di concentramento in Polonia al quale è sopravvissuta. La Commissione oggi terrà anche una seduta parlamentare in via straordinaria proprio nella sede del Memoriale. La Russa non è il primo presidente del Senato a visitarlo. Nella scorsa legislatura, a dicembre 2019, con la senatrice Segre lo ha fatto l'allora seconda carica dello Stato Elisabetta Casellati, pochi mesi dopo l'istituzione della Commissione.

L'organismo speciale contro l'odio è stato infatti costituito nell'ottobre 2019 proprio su impulso della Segre, da tre anni sotto scorta perché colpita e minacciata da insulti via social. Nell'attuale legislatura la senatrice a vita è stata riletta all'unanimità (quando fu istituita la prima volta Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia si astennero). Prima che nascesse la Commissione a visitare il Memoriale della Shoah a Milano c'erano stati, nel corso degli anni, anche i presidenti della Repubblica Giorgio Napolitano e Sergio Mattarella e i premier Mario Monti, Giuseppe Conte e Mario Draghi.

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