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Primo Maggio, negozi chiusi a Milano

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Dopo l'incontro con i sindacati e il prefetto, il sindaco Moratti decide di tenere le saracinesche abbassate

Eleonora Crisafulli
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"Non c'è stato nessun cambiamento, forse qualcuno ha anticipato qualcosa che io non avevo ancora deciso". Lo ha detto il sindaco Letizia Moratti, tornando sulla decisione di chiudere i negozi il primo maggio e smentendo una presunta "marcia indietro", lvociferata dalla stampa e legata alle proteste dei sindacati. Il malinteso in realtà nasce anche da una dichiarazione del sindaco stesso, che si era detto favorevole a un'eventuale apertura dei negozi. Il primo cittadino lombardo, però, oggi precisa: "Io avevo detto molto chiaramente che aspettavo la fine dell'incontro dell'assessore con i sindacati e l'incontro in prefettura. L'incontro con i sindacati si è chiuso con una richiesta di tenere chiuso, l'incontro in prefettura con una valutazione prudente, per non gravare sulle forze dell'ordine che hanno altre incombenze quel giorno per altre manifestazioni. Non c'è stato nessun cambiamento, forse qualcuno ha anticipato qualcosa che io non avevo ancora deciso". Il Prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi, condivide la decisione finale, "saggia e prudente", poiché è opportuno garantire ai lavoratori la possibilità di rispettare la propria festa, in occasione della quale sono previste numerose manifestazioni cittadine.

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