Le ultime parole di Pamela Genini prima di venire massacrata con 24 coltellate dall'ex compagno Gianluca Soncin: "Ho paura, è pazzo". A rivelarlo è stato un altro ex fidanzato della 29enne modella uccisa in casa nell'appartamento del quartiere Gorla dove viveva, a Milano.
"Ieri sera mi ha chiamato, le sue ultime parole sono state 'aiuto, aiuto aiuto, è un pazzo, ha fatto il doppione delle chiavi, ho paura'. Mi ha detto chiama la polizia. Loro sono intervenuti subito ma non hanno fatto in tempo a fermare la furia omicida di questo mostro".
"Non è un raptus, è un omicidio premeditato - sottolinea l'uomo, che parla anonimamente ai microfoni del Tg1 -. Pamela ha fatto di tutto per proteggere la propia famiglia. Minacciava la sua famiglia, il cane, era un mostro. Mi aspettavo che arrivasse a tanto, era una serie di violenze reiterate che andavano avanti da mesi. Pamela voleva scappare, aveva organizzato tutto, aveva paura. Aveva resistito per salvare la sua famiglia, voleva iscriversi a psicologia. Ieri era felice perché aveva organizzato tutto per liberarsi di questo mostro ma non ce l'ha fatta. Il mostro è arrivato prima con i suoi artigli".
Come Soncin, osserva l'uomo, "ce ne sono tanti altri. Bisogna far sì che non succedano più queste cose. Per me è un sacrificio raccontarlo però so che magari può aiutare altre persone che vedono ragazze in difficoltà. Dovete denunciare, anche le persone che sono vicine a queste donne devono farlo, perché questi sono mostri, creano un sistema per eliminare la persona, le sue amicizie, per stringerla come l'edera che uccide le piante".
Pamela Genini, la bestialità di Gianluca Soncin: ha continuato ad accoltellarla davanti ai poliziotti
Dalle parti di viale Monza, lì dove comincia il quartiere Gorla, una intera comunità è ancora sotto...Soncin viene descritto come un individuo "freddo e violento". L'avvocata Simona Luceri che assiste il 52enne, spiega: "Era confuso, anche fisicamente dopo il gesto che aveva fatto su sé stesso, e non ha detto nulla nemmeno con me su quanto era accaduto". La legale ha parlato, in particolare, dell'interrogatorio che si è tenuto la scorsa notte in ospedale e nel quale Soncin ha deciso di non rispondere alle domande della pm Alessia Menegazzo. Stamani, prima delle dimissioni e del trasferimento nel carcere milanese di San Vittore, l'avvocata è riuscita a vederlo ancora brevemente, ma "gli ho spiegato solo questioni tecniche del procedimento, non era ancora lucido". Non si sa ancora se l'uomo deciderà di rispondere domani mattina alle domande del gip di Milano Tommaso Perna. Domani la legale conta di incontrarlo poco prima dell'udienza di convalida per capire se vorrà rispondere o meno.